Rifiuti, dal governo ok al decreto. Ma la Lega vota contro

Politica
Una foto della situazione a Napoli in questi giorni a causa dell'emergenza rifiuti
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Via libera del Consiglio dei ministri al provvedimento per risolvere l’emergenza a Napoli. Il Carroccio si smarca. Bossi: "I napoletani non imparano mai la lezione". Per le Regioni però il decreto non basta: "Nella sostanza non risolve il problema"

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Via libera del Consiglio dei ministri (riunito giovedì 30 giugno per dare l'ok alla manovra economica) al decreto sui rifiuti, ma con il voto contrario della Lega Nord. E' quanto riferiscono fonti governative. Il 'no' della Lega, riferiscono le stesse fonti, era stato preventivamente concordato all'interno del governo.
"Un modo per marcare le distanza da un provvedimento che il Carroccio non vede di buon occhio", spiegano.
In sostanza, non inficiando il varo del provvedimento, la Lega ha voluto "mettere a verbale" la sua posizione.
E infatti nei giorni scorsi era stato proprio l'atteggiamento dei leghisti a far ritardare il via libera al decreto.

Una posizione, tra l'altro, sottolineata (per l'ennesima volta) dal leader del Carroccio Umberto Bossi poco prima dell'approvazione del decreto. "I napoletani non imparano mai la lezione", ha detto il ministro. Che poi, sul ruolo del governo nell'emergenza rifiuti, ha aggiunto: "Abbiamo risolto il problema già una volta". Esclusa infine per la Lega l'ipotesi che l'immondizia della Campania possa finire nelle discariche del Nord Italia.

Dopo l'ok del governo al decreto è giunta immediata anche la replica delle Regioni. La Conferenza, nella riunione straordinaria del 30 giugno, ha ritenuto infatti che la bozza di decreto proposta dal governo per far fronte all'emergenza rifiuti a Napoli "non risolve nella sostanza" il problema che si è venuto a creare. Il presidente della Conferenza Vasco Errani ha spiegato che personalmente continua "a pensare che la Repubblica debba affrontare nel suo insieme questa emergenza con coerenza ed impegno".

Negativo anche il parere del sindaco di Napoli Luigi De Magistris: "Voglio esprimere tutto il mio disappunto sul provvedimento del governo in materia di rifiuti". Un decreto legge  "che non risolve nulla, un provvedimento pilatesco".
Sulla stessa linea anche il presidente della Regione Campiona Stefano Caldoro: "Il provvedimento immaginato nel Consiglio dei Ministri non consente di superare concretamente le difficoltà di questi giorni. Non è sufficiente".

Il commento del finiano Italo Bocchino invece prende di mira soprattutto i leghisti: "Il voto contrario della Lega al decreto sui rifiuti è un atto anti-nazionale, egoista e becero, che dimostra l'implosione della maggioranza, tenuta in vita artificialmente per paura di perdere i privilegi del potere. Napoli è una delle più importanti e conosciute città del mondo, culla di civiltà e cultura, e la politica italiana ha il dovere di aiutarla a risolvere i suoi problemi senza divisioni dettate dall'egoismo".
Anche il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini, annunciando il voto favorevole al decreto, ha criticato la Lega, giudicandola "irresponsabile", ma ha spiegato che "l'opposizione non può giocare allo sfascio".

Intanto nella giornata di giovedì 30 giugno è arrivata anche la proroga della Regione Lazio alla chiusura della discarica di Malagrotta. L'emergenza rifiuti, nonostante sia Napoli la città più colpita, riguarda anche altre città italiane. Tra queste proprio Roma, dove il tema dei rifiuti è molto percepito dall'amministrazione e dai cittadini.
Infatti il presidente della Regione Renata Polverini ha spiegato che la posizione emersa dalla Conferenza delle Regioni è la stessa nella quale si ritrova anche il Lazio.

Guarda tutti i video sull'emergenza rifiuti a Napoli:

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