Santanché: io intercettata? Non ho parlato con Bisignani

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Il sottosegretario, tirata in ballo nell’inchiesta sulla P4, a Sky TG24: "Lui dice di essersi speso per la mia nomina? Al governo mi ha messo Berlusconi". Sulle intercettazioni: "Incivile leggere sui giornali le conversazioni tra padre e figlio". IL VIDEO

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“La cosa più grave è che non c’è una mia sola intercettazione con Luigi Bisignani, si leggono intercettazioni di Bisignani che parlava con altri di me. Ma io non lo sentivo da moltissimo tempo”. Il sottosegretario Daniela Santanché, tirata in ballo nello scandalo sulla P4, respinge le accuse e in un’intervista a SkyTG24 afferma: “Questa cosa mi inquieta e voglio vedere qual è il prosieguo”.

Tuttavia secondo le carte in mano ai pm Bisignani aveva rapporti assidui con il sottosegretario Santanché e nell’interrogatorio del 28 marzo il faccendiere avrebbe anche detto ai magistrati di “essersi speso oltremodo per far ottenere la nomina a sottosegretario a Daniela Santanché”. La quale però smentisce questa ricostruzione: “A me al governo mi ha messo Silvio Berlusconi, poi ognuno ad altri può dire quello che vuole”.

Quanto al tema intercettazioni, un problema sollevato proprio in questi giorni dalla maggioranza in seguito agli stralci pubblicati su molti quotidiani. Il ministro della Giustizia Alfano le ha definite costose mentre il capogruppo Pdl alla Camera Cicchitto ha chiesto di “fermare questo gioco al massacro”. Per la Santanché però la cosa “incivile è leggere intercettazioni tra padre e figlio”. “Non parlo di me – dice – ma della barbarie con cui si racconta anche di queste conversazioni”.

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