Politica 2.0? In Italia è quasi solo marketing elettorale

Politica
La pagina ufficiale del neo-sindaco milanese Giuliano Pisapia su Twitter
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Viaggio online tra gli ex candidati sindaci di Napoli, Torino e Milano. Lettieri ha chiuso il profilo su Facebook, Fassino si è eclissato e Moratti usa poco il web. Più attivi Pisapia e De Magistris

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di Nicola Bruno


A quasi un mese dal tam-tam online per le Comunali, cosa è rimasta di tutta la corazzata 2.0 dispiegata durante la campagna elettorale? Dai grandi centri alle più piccole città di provincia, tutti i candidati hanno fatto presto a salire sul carro dei social media: immancabili i profili Facebook e Twitter, spesso affiancati da YouTube per i video e Flickr per le foto. Se è vero che sia durante le Comunali 2011 che durante il referendum il web ha segnato un importante spartiacque nella storia politica italiana, siamo sicuri non si tratti del solito bluff da campagna elettorale e che, appena si ritorna all’ordinaria amministrazione, addio partecipazione e dialogo in rete con i cittadini?

Certo, un po’ dappertutto i social media sono sfruttati per lo più come strumento di marketing elettorale (a cominciare da Barack Obama), ma va anche detto che all’estero come in Italia le eccezioni non mancano: il sindaco di Firenze Matteo Renzi usa spesso Facebook per comunicare direttamente con i propri fan bypassando i giornalisti; quello di Bari Michele Emiliano è riuscito a tenere in vita il dialogo con i propri elettori per anni, rispondendo spesso in prima persona alle loro richieste. Sky.it è andata a vedere come si stanno comportando sul web i neo-sindaci e i loro ex sfidanti di Milano, Torino e Napoli, che fino a un mese fa erano tutto un cinguettare su Twitter e un socializzare su Facebook.


MILANO - Per quanto sul sito ufficiale continui ad esibire tutti i loghi dei social media e l’avviso “Continuerò a servire la mia città e il mio paese”, l’ex-sindaco di Milano Letizia Moratti è di fatto subito tornata all’anonimato 2.0: il profilo di Facebook è un asettico susseguirsi di “note”. Lo stesso per l’account Twitter, che rilancia solo comunicati stampa e discorsi ufficiali, e quello YouTube, aggiornato dopo le elezioni, in chiave Expo, con un unico video, l’intervento all'assemblea generale del Bureau International des Expositions.

Il neo-sindaco Giuliano Pisapia continua invece a presidiare con costanza i social media: dal diario-blog che racconta con scioltezza i “primi passi dentro le istituzioni” al muro di Facebook e Twitter che rilanciano in tempo reale foto, video e notizie dell’ultima ora. In realtà, più che su Fb, è sul servizio di microblogging che Pisapia sembra provare a stabilire qualche forma di conversazione con gli utenti. Se si esclude il canale YouTube (fermo al 1 giugno), la gestione sembra quindi in linea con quella della campagna elettorale. Unico neo: spesso si sente una certa distanza da parte dello stesso Pisapia; si avverte troppo che a gestire il tutto è il suo staff di comunicazione, come d'altra parte ammesso dallo stesso sindaco, che nel suo profilo sulla piattaforma dei cinguettii specifica: "Su Twitter grazie al lavoro del mio staff web".

Giudizio: Non c’è proprio feeling tra Letizia Moratti e il web 2.0. Giuliano Pisapia continua a usare bene i social media, in particolare Twitter. Ma una sua presenza in prima persona forse aiuterebbe a dare un volto più umano al dialogo online.


TORINO - Dopo la sconfitta al primo turno Michele Coppola ha fatto presto a dileguarsi da alcuni i profili online. L’account Twitter e YouTube sono fermi al 19 Maggio. Addio anche anche alla pagina Facebook indicata sul suo sito ufficiale : qualche utente prova a colmare il silenzio digitale con post e segnalazioni, senza però avere molto seguito. Coppola è molto più attivo sulla sua pagina personale di Facebook, dove pubblica aggiornamenti sulle attività istituzionali, la rassegna stampa, alcune note e foto. Il problema è che questo profilo ha ormai raggiunto il limite di 5000 amici (non ne può accettare di più, quindi): forse farebbe meglio a pubblicare gli aggiornamenti anche sulla pagina ufficiale.

Anche Piero Fassino, comunque, non si dà certo molto da fare in rete. Il neo-sindaco è tornato a bazzicare Facebook e Twitter giusto per mobilitare i seguaci in vista del referendum. E dire che durante la campagna elettorale, l’ex segretario DS si era dimostrato a tratti anche ironico e graffiante. Eppure dalle decine di post al giorno si è bruscamente passati ai soli tre degli ultimi dieci giorni. In tutto ciò, il dialogo è quasi assente. Lo stesso su YouTube, il cui canale è fermo al discorso di insediamento.

Giudizio: Coppola è scomparso da Twitter e Youtube mentre su Facebook soffre della presenza di troppi account  Poca sintonia anche tra Piero Fassino e i social media: dopo l’insediamento gli interventi si sono rarefatti, il dialogo con gli utenti del tutto dimenticato.


NAPOLI - “Chi si è visto si è visto” deve aver pensato il candidato del Pdl Gianni Lettieri all’indomani del ballottaggio, quando ha deciso addirittura di rimuovere del tutto il suo profilo Facebook. Gli utenti se ne sono presto accorti e hanno creato una pagina falsa in cui Lettieri viene presentato come un fan sfegatato di Luigi De Magistris. Il candidato sindaco del Pdl non ha commesso lo stesso errore su Twitter e YouTube, che sono stati semplicemente abbandonati il 29 Maggio, subito dopo i ballottaggi.

È sempre presente sui social network, anche se meno assiduo, il neo-sindaco Luigi De Magistris, che si era presentato agli elettori con un ricco ventaglio di opzioni 2.0, inclusa l’app per iPhone. Eppure, è bastato superare lo scoglio delle urne, per vedere l’agenda sul sito ufficiale improvvisamente svuotarsi; anche se ci sono i comunicati stampa e diversi post. Su Facebook, dove l’ex magistrato ha collezionato oltre 260.000 fan (uno dei più seguiti in assoluto in Italia), De Magistris è tornato a postare con una certa frequenza negli ultimi giorni. Nel pieno della crisi rifiuti, gli utenti pubblicano sulla sua bacheca segnalazioni, appelli, messaggi di solidarietà al ritmo di decine all’ora. Ma dall’altra parte non c’è nessun cenno, nessuna replica, neanche da parte dello staff di comunicazione. Sul profilo ufficiale di Twitter vengono soprattutto ripubblicati in automatico le notizie del sito, mentre lo strumento che De Magistris sembra continuare ad utilizzare con maggiore dimistichezza è quello più uni-direzionale e televisivo di YouTube, dove sono stati pubblicati diversi filmati sulle attività istituzionali.

Giudizio: Premio “Harakiri digitale” per il candidato PdL Gianni Lettieri, che ha addirittura “ucciso” il profilo Facebook dopo il ballottaggio. Il neo-sindaco Luigi De Magistris continua ad utilizzare i social network, in modo però uni-direzionale. A maggior ragione in un momento drammatico come quello che sta vivendo Napoli, Facebook potrebbe invece rappresentare un'importante occasione di dialogo con la città.

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