Napoli, se Mr. preferenze è un imputato

Politica
manifesti_napoli

Record di voti per Marco Nonno, Pdl, accusato per la guerriglia di Pianura del 2008. Il consigliere non è l’unico ad avere problemi con la giustizia: consensi anche per Achille De Simone e a Quarto per Armando Chiaro. Intanto, continua l'emergenza rifiuti

Guarda anche:
Napoli al secondo turno, così si è sgonfiato il Pd
Napoli, Lettieri (Pdl): "Un risultato eccezionale"
Napoli, De Magistris al Pd: "Tutti sono i benvenuti"
Napoli, l'ombra del voto inquinato
Napoli, imputati in liste Pdl. Lettieri: "Non votateli"

(in fondo al pezzo i video sulle Amministrative di Napoli)

Sono terminati gli scrutini nelle 886 sezioni di Napoli. E Marco Nonno, candidato tra le fila del Pdl, è risultato il più votato in assoluto in città (3604 voti). La sua candidatura aveva suscitato perplessità perché su Nonno, ex An, pende l'accusa di concorso in devastazione per la rivolta nel 2008 a Pianura, suo quartiere, contro la riapertura della discarica in contrada Pisani. Insieme a Giorgio Nugnes, assessore comunale suicidatosi nel novembre dello stesso anno per una fuga di notizie su un'altra inchiesta che lo riguardava, quella sul Global service, maxi-appalto per la manutenzione delle strade cittadine, fu accusato di essere il regista della rivolta.

In una città ancora oggi piegata dai rifiuti accumulati in strada, la presenza nelle liste di questa tornata elettorale di Nonno, aveva già suscitato polemiche. Gianni Lettieri, il candidato sindaco del centrodestra, aveva preso le distanza invitando a non votare né lui né gli altri due imputati presenti nelle sue liste. Ma Nonno è risultato comunque il più votato.
Nonno si era detto "orgoglioso di essere" indicato come uno dei candidati imputati: "Non sono certo stato accusato di essere vicino alla camorra – aveva dichiarato - sono imputato per aver difeso la mia popolazione, quella di Pianura (quartiere della periferia di Napoli, ndr). Hanno detto che io ordinavo di bruciare i bus durante la rivolta contro la discarica. Se avessero trovato legami con i clan non mi sarei mai candidato". Nonno ha già passato 15 mesi agli arresti, prima in carcere e poi ai domiciliari, non solo per la devastazione di alcuni autobus ma anche per resistenza a pubblico ufficiale, sempre durante la rivolta di Pianura. E ora deve affrontare il processo, nonostante la nuova elezione al Consiglio comunale.

Gli altri imputati votati - E hanno raccolto consensi altri due candidati imputati. Achille De Simone, nelle liste di Alleanza di Centro di Pionati (che sostiene sempre il candidato sindaco Pdl Lettieri)  è stato il più votato della sua lista (414 preferenze). De Simone era stato arrestato nel 2009 nell'ambito di un'inchiesta contro un clan della camorra. Lettieri e lo stesso Pionati avevano esplicitamente invitato i cittadini a non votarlo. Con scarsi risultati, evidentemente. C'è poi anche il caso di Armando Chiaro, candidato al Consiglio comunale di Quarto e coordinatore locale del Pdl (guarda i risultati). Chiaro, nonostante sia in carcere, arrestato insieme a decine di camorristi e ora in attesa di processo, è stato eletto in consiglio comunale con 385 voti.

Politica: I più letti

[an error occurred while processing this directive]