Terzo Polo sui ballottaggi: Non faremo sconti

Politica
Pier Ferdinando Casini, leader dell'Udc
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Le decisioni di Fli, Api e Udc diventano strategiche per la sfida finale. Con chi si schiereranno? Per ora, nessuna certezza. A parte quella di possibili spaccature. Casini commenta: siamo in sintonia. Palmeri promette: vedremo quali proposte per la città

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Milano e Napoli verso il ballottaggio. Se questa previsione sarà confermata, il Terzo Polo diventerà fondamentale per la sfida finale. Fli, Api e Udc ancora non hanno deciso come schierarsi per eventuali alleanze al secondo turno. Oggi Gianfranco Fini, Francesco Rutelli e Pier Ferdinando Casini si sono incontrati a pranzo per fare il punto della situazione e definire la strategia politica comune. Fonti parlamentari riferiscono che, probabilmente, alla fine i 'terzopolisti' opteranno  per tenersi le 'mani libere'. Così da scongiurare possibili strumentalizzazioni.
Di sicuro, sentendo le dichiarazioni "a caldo" dei vari esponenti non sembra che tutti siano sulla stessa direzione e posizione. Anzi.

"Erano delle elezioni amministrative, ma se c' era uno che voleva fare il referendum su se stesso era Berlusconi, e Berlusconi questo referendum l' ha perso". Lo dice Pier Ferdinando Casini, commentando a Sky Tg 24 le proiezioni sulle elezioni amministrative. "Il risultato di Milano (lo spoglio in tempo reale) è eclatante, ma in generale è stato premiato l'antiberlusconismo militante - ha aggiunto il leader dell' Udc - De Magistris ha ottenuto un risultato trionfale a Napoli (lo spoglio in tempo reale), in Italia c' è un doppio estremismo e così non si governa. C'è una radicalizzazione sempre più forte che non ci porta da nessuna parte". Continua Casini: '' Nel Terzo polo la sintonia è totale'" e rispetto alle diverse posizioni espresse da Fli, Casini ha spiegato che l' Udc '' fa riferimento alle posizioni espresse dai vari leader''.

Una sintonia che, però, sembra solo apparente. L' ala capitanata da Adolfo Urso da tempo ha fatto sapere che mai avrebbe dato sostegno ad un candidato della sinistra. "La battaglia, certamente coraggiosa e difficile, di Manfredi Palmeri a Milano e degli altri candidati del Nuovo polo - spiega Urso in una nota - ha aperto una breccia per realizzare un nuovo centrodestra oggi più che mai necessario. Da questo si può partire, se si è chiari, sulla collocazione ai ballottaggi". Di avviso diverso Italo Bocchino, vicepresidente di Fli: "Noi siamo distinti e distanti tanto da Moratti quanto da Pisapia. Vogliamo prima capire cosa faranno e proporranno i due contendenti che arriveranno al secondo turno”. Bocchino aggiunge: “Non siamo interessati ad alleanze politiche, non alle formule ma a sostenere chi offre soluzioni ai problemi dei milanesi”. Fa eco l’Udc, attraverso le parole del segretario Lorenzo Cesa: “Il Terzo Polo ai ballottaggi appoggerà il candidato  che accetterà le sue proposte". Francesco Rutelli commenta: "Saremo l'ago della bilancia".

Sulla stessa lunghezza di Bocchino anche Fabio Granata, che dice di non condividere "una sola parola" di quanto detto da Andrea Ronchi, suo collega di partito, che interpretando le prime proiezioni sul voto ha proposto di schierare senza esitazioni il terzo polo con il centrodestra: "Ci riuniremo con Manfredi Palmeri - ha detto Granata a proposito del risultato sorprendente di Milano, dove il centrosinistra secondo alcune proiezioni sarebbe addirittura in vantaggio - e parleremo della città. Non condivido una virgola delle dichiarazioni di Ronchi che parla a titolo assolutamente personale".

Insomma, con la derubricazione delle dichiarazioni di Urso e Ronchi a "posizioni assolutamente personali", all'interno di Fli, la spaccatura in Futuro e libertà è ormai cosa fatta.

Resta raggiante per un risultato che considera "straordinario" il candidato sindaco per il Terzo Polo a Milano Manfredi Palmeri. "Che si parli di ballottaggio - ha detto Manfredi Palmeri di passaggio dalla sala stampa di Palazzo Marino - è una risposta all'arroganza di chi in questi giorni non ha voluto confrontarsi con la città e con i cittadini. Per noi è un risultato straordinario, ed è l'inizio di un percorso. Io guardo alla città, non guardo nè all'uno né all'altro candidato, guarderò a cosa dicono e fanno per la città, e se continueranno a dire e a fare quanto hanno detto e fatto finora, la delusione aumenterà.
Palmeri dunque ha ribadito la sua terzietà ed equidistanza sia da Letizia Moratti sia da Giuliano Pisapia. "Oggi parte da Milano una fase costituente, anzi direi ricostituente - ha aggiunto - che non mi interessa certo concludere nell'arco di 15 giorni".

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