Barbara Ciabò (Fli): Milano non fa niente per le donne

Politica
Barbara Ciabò, ex An poi passata a Pdl e Fli, è capolista del Nuovo Polo del candidato sindaco di Milano Manfredi Palmeri
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"Sono stati spesi 50 milioni in consulenze e non sono stati trovati i fondi per il sostegno delle famiglie" dice a Sky.it la capolista del Terzo Polo fuoriuscita dal Pdl. La Moratti? "Al comune c'è un assessore donna, le altre sono state mandate via"

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di Cristina Bassi

“La cosa più meschina fatta da questo centrodestra, in cui non mi riconosco nella maniera più assoluta, è usare la figura femminile per logiche e interessi prettamente maschili. Scusi se mi inc... su questo argomento”. Barbara Ciabò, consigliere comunale con un passato politico a destra, prima in Msi e An, poi da fuoriuscita del Pdl con i finiani, e un presente di capolista per le Comunali del Nuovo Polo di Manfredi Palmeri non le manda certo a dire. E anzi si infuria quando le si chiede di commentare le parole del coordinatore lombardo del Pdl Mario Mantovani che, nel corso di una cena elettorale a sostegno della ricandidatura di Letizia Moratti a sindaco, a cui hanno partecipato oltre mille donne milanesi (GUARDA LA GALLERY), ha detto: “Eccole qui le nostre donne del governo. Il povero Pisapia si deve accontentare delle onorevoli Concia e Bindi”.
L'iniziativa era stata organizzata per dimostrare che “dopo tutto quello che si è detto e scritto, le donne stanno con Silvio Berlusconi”, ha spiegato l’organizzatrice della serata, Daniela Santanchè. L’unico uomo presente era appunto Mantovani e la sua battuta infelice è stata censurata anche da Giuliano Pisapia, candidato del centrosinistra (La Moratti “non batte ciglio, mentre Mantovani offende la dignità delle donne”).

Barbara Ciabò, cosa pensa dell’iniziativa di Letizia Moratti, che ha invitato a cena mille donne?
Mi infastidisce che si utilizzino le donne per fare propaganda a un sindaco che non ha avuto alcuna sensibilità nei confronti delle istanze femminili. Al Comune di Milano è rimasto un solo assessore donna, le altre sono state mandate via, in Regione è lo stesso e in più c’è la Minetti... Quando si parla di donne, bisogna parlare delle esigenze quotidiane di quelle che fanno una vita normale, non di veline e attricette.

L’elettorato femminile è sempre molto corteggiato sotto elezioni.
A mandare a casa la Moratti, e Berlusconi, saranno proprio le donne di Milano. Non quelle dei salotti, ma le mamme, le insegnanti, le lavoratrici, che vivono la città e sanno quanto sia ostile per loro. Oltre il teatrino, nella vita di ogni giorno c’è una Milano difficile per le donne, che mi sembrano per nulla soddisfatte dalle figure femminili che le stanno governando.

Ci sono molte donne a Milano che fanno politica, non le pare?
Donne? La Moratti ha raccontato di essere cresciuta come un uomo e di ragionare con logiche maschili. La Santanchè ha dichiarato di sentirsi un uomo, non parliamo poi della Minetti. Se queste sono le figure femminili di riferimento a Milano, siamo messe male.

Secondo lei come vivono le donne a Milano?
Non bene. Al secondo figlio abbandonano il lavoro, i nidi non sono sufficienti e bisogna pagarseli, sono stati spesi 50 milioni in consulenze varie e non sono stati trovati i fondi per il sostegno delle famiglie. Le donne hanno paura a uscire la sera, non sono state raggiunte convenzioni con i tassisti per riaccompagnarle a casa. Nelle città europee i bambini vanno a scuola in scuolabus, magari elettrico, a Milano li accompagnano mamme e papà, con tutte le conseguenze che conosciamo sull’inquinamento e sulla gestione della giornata familiare.

Problemi davanti agli occhi di tutti.
Non delle donne che hanno un ruolo politico. Della vita delle donne comuni non sanno nulla, dovrebbero scendere dalle auto blu e farsi un giro nei mercati, incontrare la gente che non arriva alla fine del mese e che non è necessariamente di sinistra, ma di questa destra si è stufata. Cene e spettacolini mi danno la nausea, sono fatti da persone che non conoscono davvero Milano. Vorrei chiedere alle signore presenti a quella serata e alla Moratti di indicare sulla cartina della città dove si trova, ad esempio, piazza Piola.

Il ruolo delle donne in politica è anche un nodo del rapporto tra Pdl e Fli. Qual è la sua posizione?
Vedo donne al potere che sono funzionali agli interessi maschili, che non hanno dimostrato di avere a cuore le esigenze delle donne vere, delle madri di famiglia che hanno figli che non trovano lavoro o non trovano una casa perché le case sono occupate dagli amici degli amici, come è successo a Milano con gli immobili del Trivulzio. Daniela Santanchè ha detto una volta, con me presente, che le donne non devono votare Berlusconi perché lui le vede solo in posizione orizzontale. La differenza tra me e lei è che io la penso ancora così, mentre il sottosegretario ha cambiato idea. Invito le donne milanesi a dimostrare a Berlusconi e al Pdl che non hanno niente a che fare con queste signore.

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