Berlusconi ai finiani: "Siano chiari o si va al voto"

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Il premier, alla direzione Pdl, rivendica i risultati nella lotta alla criminalità e dice: "Contro di me possibile vendetta della malavita". Poi lancia un ultimatum a Fli. Bocchino: "Discorso deludente". VIDEO E FOTO

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(In fondo all'articolo tutto l'intervento del premier)

"La campagna di odio non mi fermerà" dice il premier nel corso della direzione nazionale del Pdl, la seconda dopo quella del 22 aprile, che fu teatro di un violento scontro tra Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini .
"La mia presenza in politica rappresenta per i miei nemici un ostacolo insormontabile per arrivare al potere. Le campagne mediatiche fondate sulla menzogna non mi fermeranno. Se mi fermassi tradirei gli italiani" ha detto il presidente del Consiglio. Il premier ha poi rivendicato i risultati del suo governo, tra cui la riforma dell'università (assicurando che il governo troverà le risorse necessarie) e la pubblica amministrazione.

"Vendetta della malavita" - Nel suo intervento Silvio Berlusconi ha rivendicato anche i successi del governo nella lotta contro la criminalità osservando: "Alcune delle cose che accadono possono essere una vendetta della malavita".
"Non faremo un passo indietro, ma cinque passi avanti" ha detto poi Berlusconi in risposta all'opposizione e ricordando i cinque punti al centro del programma di governo.

"Subito separarazione delle carriere" - Spazio poi aalla giustizia: "Assoggettare i pm al potere esecutivo non è mai stato nei nostri programmi, vogliamo la separazione delle carriere e un giudice terzo e imparziale, come non accade ora" ha detto poi in tema di giustizia.
Dal premier anche un nuovo attacco alla stampa . "La realtà virtuale dell'antiberlusconismo" è l'unica che i media prendono in considerazione ha detto, spiegando: "Non ha senso difendersi da una raffica di storie inventate e strumentalizzate. Ci attaccano perchè siamo un ostacolo insormontabile alla presa del potere da parte della sinistra".

Il governo tecnico? "Una congiura di Palazzo" - Poi Berlusconi si è rivolto ai finiani, "che hanno votato la fiducia al governo meno di un mese fa": "E' cambiato qualcosa?" ha chiesto. "Io credo di no - ha detto - e allora è necessario andare avanti. Se invece è cambiato qualcosa rispetto alla fiducia votata, lo si deve dire apertamente".
"Se Futuro e libertà ritiene esaurita l'esperienza di questo governo lo deve dire con chiarezza e lo deve dire subito - ha rincarato - noi siamo pronti a raccogliere la sfida e ad andare subito alle urne". "Il governo tecnico è una congiura di palazzo" ha detto ancora il presidente del Consiglio: "Gli italiani non lo permetteranno".

La replica dei finiani - Immediata la risposta del Fli. Italo Bocchino, capogruppo alla Camera, parla di un premier "deludente", che ha usato parole "prive di qualsiasi novità". Quanto al governo di transizione, "Berlusconi dimentica che questa non è una repubblica presidenziale. Il ricorso alla urne è una prerogativa del capo dello Stato". Per Bocchino da domenica (sabato e domenica ci sarà la convention di Perugia che darà il via alla fase costituente del nuovo soggetto politico di Gianfranco Fini, ndr ) "inevitabilmente ci dovrà essere un elemento di novità rispetto al rapporto con Berlusconi e con la coalizione".
Anche il presidente della Camera, parlando con i suoi, avrebbe detto: "Da Berlusconi un discorso deludente, tardivo, senza prospettiva". Ma il suo portavoce ha smentito ogni ricostruzione attribuita al presidente della Camera. E ha aggiunto: "Gianfranco Fini esprimerà il suo pensiero in modo inequivocabile domenica"




Bossi: "Fini ha paura del voto" -
"I finiani non possono fare altro cheparlare, ma non hanno il coraggio di rompere. Dopo che rompono si deve andare al voto ma loro hanno paura del voto. Non solo loro, ma anche la sinistra", ha detto Umberto Bossi ai cronisti, lasciando
Montecitorio
L'incontro con Fini - Poco prima delll'appuntamento del Pdl, Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini hanno ripreso a parlarsi per la prima volta dopo mesi ( guarda le foto ), in occasione della cerimonia all'Altare della Patria a Roma per la giornata delle Forze armate. I cronisti riferiscono che i due uomini politici si sono scambiati diverse battute in attesa dell'inizio delle celebrazioni alla presenza del capo dello Stato Giorgio Napolitano. Mentre la fanfara intonava l'inno di Mameli, Berlusconi si è rivolto a Fini più volte espimendosi con fare concitato verso l'inquilino di Montecitorio che guardava davanti a sè.
"E' incredibile", è una delle poche parole del premier captate dai cronisti. E poi altri due aggettivi: "incensurata" e "maggiorenne". Il riferimento, con ogni probabilità è allo scandalo escort, sui giornali negli ultimi giorni .


L'intervento del premier

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