Civette, papere e fumetti: tutte le “onorevoli” collezioni

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Dalle figurine dei calciatori di Walter Veltroni ai rapaci portafortuna che riempiono la scrivania dell’ufficio di Massimo D’Alema, dalle auto d’epoca di Niccolò Ghedini ai rari francobolli posseduti da Carlo Giovanardi: ogni politico ha la sua passione

Civette e papere; fumetti e auto d'epoca; soldatini e penne e, naturalmente, orologi e francobolli. Anche il Parlamento può contare la sua squadra, trasversale e bipartisan, di collezionisti. Il presidente del Copasir Massimo D'Alema predilige le civette, sul cui 'influsso' ci si divide ancora tra quanti ritengono che questo rapace, secondo una tradizione popolare, sia foriero di sventure e quanti al contrario lo considerano un efficace portafortuna. L'ex premier, evidentemente, appartiene a questa seconda schiera, dal momento che sulla scrivania del suo ufficio fanno bella mostra di sé una mezza dozzina di statuine di civette di varie dimensioni e colori.

Il neo vice presidente del Csm Michele Vietti, invece, colleziona papere: ne ha 300, in legno, ceramica, plastica; grandi, piccole e medie. Si dice ne abbia anche una, vera, nel giardino di casa nella sua Torino. Non solo papere, però, per l'ex parlamentare Udc, che ama collezionare anche orologi e gemelli da polso.

Nel gruppo degli onorevoli collezionisti, gli orologi la fanno da padrone: tra gli amanti del genere, oltre a Vietti, anche Guido Crosetto, Gaetano Pecorella e Amedeo Labocetta del Pdl, il leghista Luciano Dussin e il deputato radicale del Pd Marco Beltrandi. Si racconta che quest'ultimo, protagonista tempo fa della “occupazione” della commissione di Vigilanza Rai per protesta contro il ritardo nella nomina del presidente, abbia detto ai suoi colleghi che sarebbe rimasto giorno e notte a palazzo San Macuto a condizione che gli venisse recapitata una copia della rivista 'L'Orologio', un must per gli appassionati di quadranti e lancette.

Anche Guido Crosetto, il deputato piemontese del Pdl, ha una vera e propria passione per gli orologi di valore. Si narra che ne abbia uno talmente pregiato da essere conservato in banca: ogni tanto va, si fa aprire la cassetta di sicurezza, mette per un po' al polso il suo pupillo, ne ascolta il seducente tic-tac e poi lo ripone nella cassetta.

Dagli orologi alle penne. Quelle di Valentina Aprea, dirigente scolastica prestata alla politica e presidente della commissione Cultura della Camera. Ne possiede decine, stilografiche e biro. La più preziosa, almeno per lei, è la Montblanc che le è stata regalata per il diploma di laurea. Le penne nell'era del computer? "Prima di essere una donna in politica -dice all'agenzia di stampa ADNKRONOS - sono una onna di scuola. Per me la penna è ancora un oggetto importante, che accompagna i ragazzi nel loro percorso didattico. E io non ci ho rinunciato".

Alle penne il deputato del Pd Ermete Realacci preferisce le avventure di Tex Willer, passione condivisa da Sergio Cofferati. Il presidente onorario di Legambiente ne ha l'intera collezione, anche se, ammette, il mitico numero 1, 'La mano rossa', è una ristampa. Walter Veltroni, si sa, è un collezionista di figurine dei calciatori, le inimitabili Panini degli anni '60 che l'ex segretario del Pd, da direttore de L'Unità fece ristampare e distribuire col giornale fondato da Gramsci per far rivivere gli epici scambi di un tempo: 'ti do tre Rivera per un Pizzaballa', introvabile portiere della Roma di quegli anni che per i ragazzini di allora equivaleva al feroce Saladino, figurina altrettanto rara, per i collezionisti di figurine degli anni Trenta.

Nutrita la schiera dei collezionisti di francobolli, guidata dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega alla Famiglia, Carlo Giovanardi, stimato filatelico e proprietario di una collezione che quanti condividono questa passione con lui reputano invidiabile. Per capirci, il pregiato Gronchi rosa, che nell'album di Giovanardi non manca di certo, non è uno dei pezzi più pregiati. Nell'elenco degli onorevoli filatelici anche gli ex parlamentari del centrosinistra Giorgio Benvenuto e Fabio Mussi, il presidente dell'Udc Rocco Buttiglione e il deputato del Carroccio Marco Rondini, odontotecnico di professione ma filatelico per passione, nonché collezionista di cartoline postali.

Non mancano quanti stravedono per due e quattro ruote d'autore: il vice sindaco di Roma Mauro Cutrufo, ad esempio, è un 'guzzista' convinto, ma tiene molto anche alla sua Harley Davidson e al 'Ciao', motorino cult degli anni Settanta che custodisce gelosamente in garage. Moto e auto d'epoca anche per il deputato leghista Paolo Gidoni e per l'ex vice presidente del Senato Cesare Salvi, proprietario di una Fiat Abarth 1000 monoalbero, e per il deputato del Pdl Giorgio Holzmann, che predilige le grosse cilindrate di una volta.

Ma nessuno può competere con Niccolò Ghedini, uno dei difensori del premier e deputato del Pdl: la sua, dice chi ha potuto ammirarla, è una collezione di auto d'epoca strabiliante, decine di modelli, con una predilezione per gli anni Cinquanta e Sessanta, quando le automobili erano di un'altra pasta e avevano una spiccata “personalità”. Se si è collezionisti si può anche uscire dagli schemi e dai confini. Niente orologi o francobolli per le deputate leghiste Laura Molteni e Paola Goisis. La prima colleziona piccoli oggetti d'argento; la seconda boccette mignon di profumo. Michaela Biancofiore, deputata del Pdl, invece, fa incetta di souvenir a ogni suo viaggio. E una passione che coltiva senza bisogno di viaggiare è quella per le calamite da frigo di cui ha tappezzato l'elettrodomestico più importante della casa.

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