Pd, il ritorno di Veltroni

Politica
L'ex segretario del Pd Walter Veltroni
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L'ex segretario torna in campo con una lettera aperta al Corriere della Sera. E intanto spunta l'ipotesi di un ticket elettorale Chiamparino Vendola

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In vista di possibili elezioni inizia a muoversi anche qualcosa all'interno del Partito Democratico. Con una lettera aperta al Corriere della Sera torna sulla scena Walter Veltroni. L'ex segretario del Pd, dopo aver rivendicato il 34% raggiunto nel 2008 ("il risultato elettorale più importante della storia del riformismo italiano") si lancia in un'analisi della situazione del paese ("Una maggioranza deflagrata, un irriducibile odio personale e politico tra i suoi principali contraenti, toni e giudizi che si scambiano non tra alleati ma tra i peggiori nemici. E poi dossier, colpi bassi, una orrenda aria putrida di ricatti e intimidazioni che ha messo in un unico frullatore informazione, politica e forse poteri altri costruendo un mix che non può non preoccupare chi considera la democrazia come un insieme di regole, di valori, di confini."). Ma Veltroni avverte "l'alternativa a una monarchia livida" non può essere la pura difesa dell'esistente. Teme, l'ex segretario, che il tramonto di Berlusconi possa far nascere "un nuovo partitismo senza partiti", un sistema che sottrae il potere ai cittadini. Per uscire da questa situazione l'ex segretario auspica un governo tecnico che affronti l'emergenza finanziaria e riformi la legge elettorale. In modo che poi la sinistra si possa presentare su un progetto riformista che punti a un radicale cambiamento.


A prendere in mano il testimone lanciato da Veltroni potrebbero essere Nichi Vendola e Sergio Chiamparino che, secondo un articolo firmato da Marcello Sorgi sulla Stampa, potrebbero annunciare alla festa democratica, che si svolge proprio nel capoluogo piemontese, un'inedito ticket per presentarsi alle probabili prossime elezioni. Secondo il quotidiano torinese nel Pd sta prevalendo la linea secondo la quale "occorre ragionare fuori dagli schemi. La linea uscita dall’ultimo congresso, secondo la quale si doveva puntare a una coalizione il più larga possibile, una specie di cartello di tutti gli anti-berlusconiani, da Casini a Vendola appunto, non regge più." Un'alleanza, avverte però La Stampa, che rischierebbe di portare la coalizione a sinistra, aprendo il fianco a una campagna elettorale particolarmente dura da parte di Berlusconi.

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