Cosentino, Fini: dimissioni doverose. Il premier lo difende

Politica
Silvio Berlusconi con Nicola Cosentino
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Per Silvio Berlusconi è evidente "la sua totale estraneità alle vicende che gli sono contestate". Fini replica all'attacco dell'ex sottosegretario: "Quello che dice mi lascia del tutto indifferente". Il Pd: "Maggioranza alle corde". Di Pietro: "Era ora"

Cosentino si dimette: "Non c'è nessun dossier

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La nota di Berlusconi
- In una nota il Presidente del Consiglio scrive che ha "condiviso la decisione di Nicola Cosentino di dimettersi da Sottosegretario". "Ho altresì avuto modo di approfondire personalmente e tramite i miei collaboratori la sua totale estraneità alle vicende che gli sono contestate - prosegue la nota - sono quindi certo che la sua condotta durante la campagna elettorale per la Regione Campania è stata improntata alla massima lealtà e al massimo impegno per ottenere la vittoria di Stefano Caldoro. Ritengo quindi che l'onorevole Cosentino potrà proficuamente continuare a svolgere il suo importante ruolo politico nell'ambito del nostro Movimento per consentirci di conseguire ancora quegli eccellenti risultati di cui è stato artefice come Coordinatore Regionale".

La risposta di Fini - Per il presidente della Camera le dimissioni di Cosentino sono state un atto doveroso e indispensabile "Dimettersi anche per potersi meglio difendere in sede giudiziaria era per l'onorevole Cosentino un atto indispensabile e doveroso di correttezza istituzionale, anche per una evidente e solare questione di opportunità politica". Rispetto alle accuse mosse dall'esponente campano del Pdl il presidente della Camera ha detto: "Quello che dice mi lascia del tutto indifferente".

Le altre reazioni
- Secondo Antonio Di Pietro "Era ora: soltanto chi non ha il senso del limite poteva pretendere di fare il sottosegretario con l'accusa di aver fatto parte di una associazione camorristica". "Oggi abbiamo chiesto per Cosentino - aggiunge il leader dell'Idv - che il Parlamento discuta immediatamente l'autorizzazione al suo arresto". Secondo l'ex magistrato, il sottosegretario dimissionario "deve consegnarsi alla magistratura come tutte le altre persone, perché vogliamo al governo del Paese persone che non commettono reati". "Oggi tutti i cittadini - conclude il leader dell'Idv - si sono resi conto che Berlusconi li ha presi in giro facendo credere che votando lui stavano meglio loro. Invece sta meglio lui e qualche amico suo".
Soddisfazione anche nel Pd che, per bocca di Enrico Letta, afferma che "la maggioranza con le dimissioni di Cosentino dimostra di essere alle corde. Quella di oggi è la rivincita di due soggetti politici sull'arroganza del premier. E' la rivincita del Pd che ottiene un altro risultato dopo le dimissioni di Brancher ed è la rivincita di Fini che dimostra di poter mettere sotto politicamente Berlusconi più di quanto i ragionamenti sui numeri dei mesi scorsi lasciavano intendere".
Per Pierferdinando Casini "le dimissioni di Cosentino sono un gesto di ragionevolezza. Resta il rammarico che abbia aspettato la presentazione della mozione di sfiducia: in certi casi la sensibilità non è forma ma sostanza".

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