Elezioni e par condicio. Vorreste un faccia a faccia in tv?

Politica
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Carelli: il confronto tv è un momento importante di ogni democrazia avanzata. Romani: la par condicio è una legge illiberale e liberticida. Gli interventi del convegno "Faccia a faccia, democrazia, par condicio" organizzato da Sky Tg24

"La par condicio è una legge illiberale e liberticida e per questo va cambiata". Le parole del viceministro alle Comunicazioni, Paolo Romani, intervenuto al convegno organizzato da Sky Tg24 "Faccia a faccia, democrazia, par condicio" annunciano la volontà del governo a intervenire sulla norma che regola il format televisivo che negli anni ha assunto anche il nome di "duello tv".

E proprio il confronto fra leader come momento fondamentale della vita democratica delle società moderne è stato lo spunto da cui il canale all news diretto da Emilio Carelli è partito per organizzare l'appuntamento che ha visto tra i relatori alcuni dei più autorevoli professionisti del mondo del media.

"Riteniamo che il faccia a faccia sia un momento importante di ogni democrazia avanzata. L'accavallarsi di regole sulla par condicio ha portato alla morte il faccia a faccia. Speriamo di risuscitarlo" ha dichiarato Carelli che insieme a Giorgio Simonelli, docente di Giornalismo televisivo dell'Università Cattolica, ha moderato l'incontro.

La posizione più decisa è stata quella presa dal viceministro Romani, che ha parlato della volontà del Governo "di rivedere la par condicio" in senso proporzionale, senza l'obbligo di concedere a tutti lo stesso spazio.
Sulla necessità di una revisione delle regole sono stati d'accordo anche altri protagonisti dell'incontro, fra cui Enrico Mentana, che ha auspicato una maggior libertà per i confronti tv, che ormai "sono diventati programmi di propaganda politica incrociata".
Simonelli ha invece ricordato che il primo faccia a faccia che la storia ricordi è quello tra Nixon e Kennedy. Un momento che segna la discesa in campo della televisione nell’ambito politico.

Secondo il direttore del Tg3 Antonio Di Bella "con un bipolarismo imperfetto come quello italiano" è impossibile che il format del confronto si affermi come negli Stati Uniti. Ancora più categorico Grasso, secondo cui questa formula "ha fatto il suo tempo" perché "la par condicio è la morte di ogni dibattito".

La pensano in modo diverso, però, gli italiani. A quanto pare, infatti, i confronti tv tra i leader politici sono più che apprezzati. Secondo il sondaggio realizzato da Digis per Sky Tg24 l'83% degli intervistati dice sì ai faccia a faccia. Per il 64%, infatti, servono "per conoscere programmi e idee dei candidati".


Ascolta gli interventi dei più autorevoli professionisti del mondo dei media




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