Regione Lazio, Piero Marrazzo si è dimesso

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Piero Marrazzo
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Il governatore ha annunciato le dimissioni in una lettera: "Le mie condizioni personali di sofferenza estrema non rendono più utile per i cittadini del Lazio la mia permanenza alla guida della Regione"

"Basta, voglio chiudere, non avere più nessun contatto con la mia vita politica", avrebbe detto ai suoi collaboratori l'ormai ex governatore Piero Marrazzo annunciando la decisione di dimettersi.

E poco dopo le 17 è arrivata la comunicazione ufficiale.

"Le mie condizioni personali di sofferenza estrema non rendono più utile per i cittadini del Lazio la mia permanenza alla guida della Regione". E' con queste parole, scritte in una lettera inviata al presidente del Consiglio regionale del Lazio Bruno Astorre, e al vicepresidente della Giunta regionale Esterino Montino che Piero Marrazzo si dimette dalla carica di presidente della Regione.

"Comunico con la presente le mie dimissioni definitive e irrevocabili - scrive Marazzo - dalla carica di presidente. A tutti coloro che mi hanno sostenuto e a quanti mi hanno lealmente avversato voglio dire che, finché mi è stato possibile, ho operato per il bene della comunità del Lazio. Mi auguro che al di là dei miei errori personali questo mi venga riconosciuto".

La notizia delle dimissioni era nell'aria. Da stamattina, infatti, si rincorrevano voci sull'imminente decisione del governatore di lasciare il suo posto dopo la vicenda legata al via Gradoli e al video che lo ritrarrebbe in compagnia di un transessuale. 

Ora la Regione ha novanta giorni di tempo che per indire le elezioni. A questi novanta giorni seguiranno i 45 giorni previsti dalla normativa per la campagna elettorale. A questo punto la prima data utile per il rinnovo dell'esecutivo regionale del Lazio è  quella del 7-8 marzo 2010.

"Si dovrebbe votare a 135 giorni a partire dalle dimissioni odierne del presidente Marrazzo", ha spiegato il presidente del consiglio regionale del Lazio, Bruno Astorre, che ha sottolineato come "non ci saranno elezioni anticipate a gennaio, ma si spera che il governo accorpi la data delle elezioni con quella delle amministrative del 28 e 29 marzo". "Questo - ha detto ai microfoni di SKY TG24 - per evitare di sprecare i soldi dei contribuenti e sprecare risorse inutili". Inoltre, ha spiegato Astorre, bisogna evitare che "le scuole del Lazio restino chiuse per un mese", visto che in molte città, come Viterbo, ci sono le elezioni comunali.

Nella giornata di oggi Marrazzo ha lasciato la sua abitazione romana per trascorrere del tempo in un convento. Diretto a Montecassino, ha poi deciso all'ultimo di cambiare meta per evitare l'assedio dei giornalisti. I magistrati, intanto, smentiscono che l'ex governatore sia indagato.


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