Libia, Moavero: “Azione Ue per flussi migratori”. Salamè: “Non tutti vogliono partire”

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Il ministro degli Esteri ha incontrato a Roma l'inviato speciale dell'Onu Ghassan Salamè. Quest’ultimo sottolinea: “Non dovete ossessionarvi con i centri detenzione, ne abbiamo pochissimi”. E il titolare della Farnesina parla dell’impegno italiano nel dialogo

"Nei giorni scorsi ho scritto alla Commissione europea che si tenga pronta all'azione nel caso si dovessero verificare flussi consistenti e improvvisi di migranti dalla Libia". Lo ha annunciato il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi in una conferenza stampa alla Farnesina con l'inviato speciale dell'Onu Ghassan Salamè. Dopo il bilaterale tra i due, Salamè ha però rassicurato la controparte: “In Libia ci sono 700.000 migranti ma non tutti vogliono nuotare nel Mediterraneo”. E ha poi aggiunto: “Non dovete ossessionarvi con i centri detenzione, ne abbiamo pochissimi lì. Il flusso di persone che vengono dall'Africa occidentale si è quasi azzerato rispetto a un anno fa”.

L’impegno dell’Italia

Nel corso della conferenza stampa congiunta, il ministro Moavero ha poi voluto sottolineare che "dall'inizio del riaccendersi dei conflitti armati in Libia, l'Italia si è mossa su una linea e cioè quella di continuare a parlare con tutti. Non solo le parti che combattono sul terreno ma gli altri Paesi interessati e preoccupati. Questo spiega la serie di incontri che si sono svolti in queste settimane a Roma, alcuni dei quali hanno dissipato dubbi e domande che esistevano". "Quello con Le Drian, ad esempio, è servito a chiarire la posizione comune di Francia e Italia", ha aggiunto Moavero parlando del meeting con il ministro dell’Europa e degli Affari esteri del governo francese. "L'Italia vuole perseguire un dialogo inclusivo in stretto coordinamento e collegamento con le Nazioni Unite", ha concluso il titolare della Farnesina.

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