Cisgiordania, sarà demolita "Scuola di gomme" dell'ong Vento di terra

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La "Scuola di gomme" (Foto dalla pagina Facebook Vento di Terra)
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Insieme all'edificio, progetto dell'organizzazione italiana, sarà abbattuto anche il villaggio beduino di Khan el-Ahmar. Lo ha deciso la Corte suprema israeliana, secondo cui la costruzione non ha i permessi necessari. L'Anp: "Politica repellente e razzista"

La “Scuola di gomme” realizzata in Cisgiordania dalla ong italiana Vento di terra con 2.200 pneumatici sarà demolita. Lo ha deciso la Corte Suprema israeliana, che ha autorizzato l'abbattimento del villaggio beduino Khan el-Ahmar (Cisgiordania) e della scuola perché sono stati costruiti senza i necessari permessi. I giudici, riporta il quotidiano israeliano Haaretz, hanno respinto gli appelli dei 200 abitanti che si oppongono al trasferimento nella vicina località di Abu Dis, che li costringerebbe ad abbandonare la loro vita di nomadi. Dura la condanna dell’Autorità nazionale palestinese: “Decisione razzista, è una politica di pulizia etnica”. Per l’ong Vento di Terra “la distruzione e i trasferimenti forzati sono contrari a ogni norma del diritto internazionale", si legge sul profilo Facebook dell’organizzazione.

Preoccupazione tra le comunità beduine

Secondo Haaretz, le operazioni di demolizione potranno avere inizio in qualsiasi momento dal mese prossimo. Il giornale sostiene che la sentenza desta preoccupazione fra altre comunità beduine della Cisgiordania - come quella di Susya - che temono di essere costrette a trasferirsi nelle località indicate loro dalle autorità israeliane. Due settimane fa, i capi missione della Ue a Gerusalemme e Ramallah avevano lanciato un appello ad Israele a non procedere alle demolizioni a Khan el-Ahmar e avevano espresso ''profonda preoccupazione'' per la sorte della comunità beduina.

Anp: "Politica repellente e razzista"

La presidenza palestinese, riporta l'agenzia di stampa ufficiale palestinese Wafa, condanna la decisione della Corte suprema israeliana. “La politica di pulizia etnica - accusa la presidenza dell'Anp - è la forma peggiore di discriminazione razziale, che è divenuta la caratteristica predominante delle pratiche e delle decisioni del governo israeliano”. “L'unico obiettivo di questa politica repellente e razzista - prosegue il comunicato - è di sradicare cittadini palestinesi che legalmente si trovano sulle proprie terre per controllarli e sostituirli con coloni stranieri''. La presidenza, conclude la Wafa, ha lanciato un appello urgente alle Nazioni Unite e ai Paesi firmatari delle convenzioni di Ginevra per far sì che questa decisione, definita ”razzista”, non sia realizzata e per garantire protezione al popolo palestinese.

Cos'è la Scuola di gomme

"La scuola Khan al-Ahmar - si legge sul profilo Facebook di Vento di terra - ha 160 alunni, provenienti da cinque comunità vicine alla scuola. Il sito individuato per il trasferimento, Jabal West, ad Azaria, è un ambiente urbano vicino alla discarica principale di Gerusalemme (ancora in uso), del tutto inadatto alla cultura desertica dei beduini". L'istituto è stato inaugurato nel 2009, si legge sul sito della ong, ed è divenuto "in breve un simbolo del diritto all'istruzione e di difesa dei diritti delle comunità beduine. Si tratta di una struttura senza fondamenta, realizzata con pneumatici usati, progettata per rispondere alle complesse normative imposte dall'esercito israeliano e alle esigenze delle comunità locali".

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