Picchiò a morte la compagna, Bertrand Cantat rinuncia ai festival

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Bertrand Cantat durante un'esibizione (archivio Getty Images)
GettyImages-Bertrand_Cantat

Il cantante francese, condannato nel 2003 a otto anni per l'omicidio dell'attrice Marie Trintignant, ha annunciato la sua decisione dopo le polemiche incassate in tutto il Paese

Il cantante francese Bertrand Cantat ha annunciato il ritiro da tutti i festival estivi nei quali era prevista la sua presenza, anche se non abbandonerà del tutto la sua attività musicale. L'artista, già leader dei Noir Désir, condannato nel 2003 a otto anni di prigione per l'omicidio dell'attrice Marie Trintignant, ha comunicato la sua decisione dopo il vespaio di polemiche sollevatosi in Francia dopo la notizia del suo ritorno sui palcoscenici. Contro di lui anche una petizione online firmata da oltre 75 mila persone.   

Tutti contro Cantat

L'artista, 54 anni, era noto tra i suoi fan come il "Jim Morrison del rock francese". La caduta dall'olimpo della musica avvenne nella notte tra il 26 e 27 luglio 2003, quando durante una furibonda lite in una camera d'albergo in Lituania picchiò violentemente l'ex fidanzata Marie Trintignant che morì pochi giorni dopo per le percosse ricevute. Condannato a otto anni di prigione quello stesso anno, uscì sulla parola nel 2007. Da allora Cantat ha cercato di riprendere in mano le redini della sua carriera musicale, nonostante le pubbliche rimostranze della famiglia Trintignant. Nel 2013 l'artista ha iniziato a suonare con una nuova band chiamata Detroit per poi iniziare la carriera da solista. Tuttavia a inizio 2018 è stata avviata una petizione online per impedirgli di tornare sul palco del 'Papillons de Nuit', festival a Saint-Laurent-de-Cuves, in Normandia. Il testo della petizione recitava: "Invitando Bertrand Cantat (a cantare), cancellate la violenza domestica e la violenza contro le donne". Le firme sono state decine di migliaia.

La rinuncia di Cantat

In risposta alle critiche due festival avevano già escluso Cantat dal loro programma, ma non gli organizzatori del 'Papillons de Nuit' che in un comunicato aveva reso noto di rifiutarsi di escludere l'artista: "Riteniamo che il nostro unico criterio debba essere artistico", avevano scritto i responsabili del festival in un comunicato. Poi il ripensamento dello stesso Cantat che in un post su Facebook ha annunciato la cancellazione della sua partecipazione a tutti i festival estivi. L'artista ha motivato la decisione con la volontà di alleviare "la pressione sugli organizzatori", ma ha altresì rivendicato il suo diritto di lavorare. "Ho pagato il debito con la giustizia", ha scritto. "Non ho ricevuto privilegi. Vorrei oggi, come ogni cittadino, il diritto alla riabilitazione, il diritto di esercitare la mia professione". 

L'omicidio Trintignant

Nel suo post l'artista ha inoltre fatto sapere che continuerà con le date in programma del suo tour personale. Scelta contestata da Nadine Marquand, madre di Marie. In un'intervista al giornale Gala, la regista ed ex moglie dell'attore e regista Jean-Louis Trintignant, ha dichiarato di non capire quei fan che continuano a sostenere Cantat. "Non ha pagato niente - ha detto Nadine -. Avrebbe dovuto scontare 20 anni, tutti sembrano aver dimenticato il numero di colpi ricevuti da Marie". Durante un violento litigio in una camera d'albergo la donna fu colpita dal compagno più volte al viso. Sottovalutando le sue condizioni, Cantat chiamò i soccorsi soltanto il giorno dopo. Marie Trintignant morì nei giorni successivi. Cantat venne condannato dalla giustizia lituana il 29 marzo 2004 a otto anni di prigione per omicidio commesso con dolo eventuale, ma già nell'autunno di quell'anno ottenne l'estradizione in Francia. A ottobre del 2007 un giudice di sorveglianza decise la libertà condizionata del musicista "per gli sforzi di reinserimento sociale fatti dal condannato e anche per le sue prospettive di reinserimento professionale".

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