Usa, condannato a 6 mesi il giovane sorpreso con un cucciolo di tigre

Mondo
Moka nello zoo di San Diego, California (foto Facebook)
tigre_moka_facebook

Il 18enne era stato fermato alla frontiera tra Stati Uniti e Messico col felino. L'animale è ora al sicuro nello zoo di San Diego

Cospirazione finalizzata all'importazione illegale di un animale selvatico. Questa l'accusa pronunciata dal giudice statunitense contro il 18enne che lo scorso 23 agosto è stato fermato dalle autorità di frontiera mentre cercava di trasportare un cucciolo di tigre del Bengala dal Messico agli Stati Uniti.

L'accusa contro Valencia

Nel corso del dibattimento a suo carico il giovane, difeso dall'avvocato Robert Schlein, aveva sostenuto di aver acquistato  l'animale per 300 dollari e di aver agito d'impulso dopo averlo visto passeggiare per le strade di Tijuana al guinzaglio dell'ex proprietario. Una tesi che non ha convinto i pubblici ministeri secondo i quali sull'episodio si profilava il reato di contrabbando. Melanie K. Pierson, assistente del procuratore, è stata portata su questa strada dai tabulati dei messaggi partiti dallo smartphone del 18enne e dai quali si evinceva l'attuazione di un vero e proprio commercio transfrontaliero di animali selvatici. Sotto esame, in particolare, il messaggio in cui il giovane comunicava a un cliente il listino prezzi di animali in suo possesso, tra cui scimmie (vendute per 2500 dollari l'una), tigri normali (6mila dollari), tigri bianche (10mila), giaguari (8mila) e leoni (5mila). Messo davanti alle prove raccolte, il giovane si è dichiarato colpevole del reato a lui contestato ricevendo una condanna a 6 mesi di reclusione.

Crimine contro le leggi di natura

Nella sentenza di condanna, il giudice distrettuale degli Stati Uniti, Anthony J. Battaglia, ha motivato la decisione sostenendo che quello commesso daò giovane "è un crimine contro le leggi della natura e dell'uomo e richiede una punizione se vogliamo davvero mandare un messaggio al pubblico che non tollereremo azioni di questo genere". Gli avvocati hanno cercato inutilmente di far passare l'imputato come un appassionato di fauna selvatica che aveva acquistato ingenuamente il cucciolo, credendolo un grosso gatto, con l'intenzione di renderlo un animale domestico. L'accusa è invece riuscita a dimostrare che il 18enne non ha mai avuto intenzione di tenere per sé l'animale portando come prova a carico dell'imputato i messaggi privati sulla vendita di numerose specie. Il giorno del suo arresto, il 18enne viaggiava a bordo di una Camaro priva di targa che, secondo i controlli degli investigatori, avrebbe percorso lo stesso tratto di strada (guidata da persone differenti) almeno altre tre volte durante quella settimana.

Il cucciolo è salvo a San Diego

Storia a lieto fine, invece, è quella che riguarda il cucciolo di tigre del Bengala sequestrato al giovane. Chiamato Moka, che significa "caso", l'animale è diventato una star dei social network, nonché una delle attrazioni più popolari del Safari Zoo Park di San Diego. La sua storia ha portato lo Smithsonian's National Zoo di Washington, in California, a inviare allo zoo Rakan (amico), un altro cucciolo di tigre orfano, per dare a Moka un compagno di giochi. Secondo gli esperti, il traffico illecito di animali selvatici è stimato tra i 7 e 23 miliardi di dollari l'anno nell'industria criminale globale. Gli Stati Uniti rappresentano il secondo mercato dietro la Cina per la vendita sul mercato nero di specie protette : la principale porta d'ingresso usata dai contrabbandieri è quella lungo il confine con il Messico.

Mondo: I più letti