Appassionato di armi distrugge suo fucile dopo strage Florida. VIDEO

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Scott-Dani Pappalardo, un cittadino statunitense che dichiara di essere da sempre un sostenitore del secondo emendamento (Facebook)

Lo statunitense Scott-Dani Pappalardo ha caricato il filmato sui social e ha spiegato di aver distrutto l'AR-15 perché "la vita di una persona vale di più" del diritto di possedere armi

Coltiva una passione pluridecennale per le armi e il tiro al bersaglio ma, a seguito della strage avvenuta al liceo Marjory Stoneman Douglas, in Florida, ha deciso di distruggere il suo fucile che possedeva da 30 anni. È successo nello stato di New York, dove Scott-Dani Pappalardo si è filmato in un video caricato poi su Facebook, mentre taglia la canna del suo AR-15. "Pensateci un attimo – dichiara nel video Pappalardo – il diritto di possedere un'arma vale più di una vita umana? Guardate le foto delle vittime e rispondete".

Lo stesso fucile utilizzato dall'autore della strage

Nel video Scott-Dani Pappalardo, che dichiara essere da sempre un sostenitore del secondo emendamento, quello che garantisce "il diritto dei cittadini di detenere e portare armi da fuoco", imbraccia un AR-15, lo stesso fucile utilizzato da Nikolas Cruz, il ragazzo di 19 anni che mercoledì 14 febbraio ha compiuto una strage in un liceo della Florida provocando 17 morti e decine di feriti. Proprio a causa di questo avvenimento, Pappalardo ha cambiato idea in merito alla detenzione di armi e ha annunciato di voler "essere certo che il mio fucile non sarà mai in grado di uccidere una vita". Così nel video, dopo aver spiegato le sue ragioni, si alza e con una motosega taglia la canna dell’Ar-15.

Una sopravvissuta contesta Trump

Dopo la strage, sui social network, ha cominciato ad essere utilizzato sempre di più l’hashtag #One-less Gun, ossia un'arma in meno, e sono molti i video diventati virali che si esprimono contro il secondo emendamento e le politiche governative. Uno dei più famosi ritrae Emma Gonzales, una ragazza diciasettenne sopravvissuta alla strage, che durante un'intervista ha dichiarato: "Se il presidente degli Stati Uniti vuole venire qui e dirmi in faccia che questa è stata una tragedia terribile che non dovrebbe accadere mai più – ha spiegato la studentessa alla Cnn – sarò felice di chiedergli quante donazioni ha ricevuto dalla National Rifle Association", la potente lobby statunitense delle armi.

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