Raid di Israele su Gaza: colpiti 18 obiettivi di Hamas, due morti

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L’ospedale di Rafah, Gaza, dove sono state portate le persone colpite nell’attacco dell’aviazione israeliana (Ansa)
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L’aviazione israeliana ha bombardato una serie di target nella Striscia in risposta all’ordigno esploso ieri lungo la linea di demarcazione che ha causato 4 soldati feriti. E' l'attacco più esteso dal 2014. Il ministro della Difesa Lieberman: "Vogliono logorarci"

L'aviazione israeliana ha bombardato nella notte la Striscia di Gaza colpendo “18 obiettivi terroristici di Hamas”. Due giovani palestinesi sono rimasti uccisi presso Rafah (a sud di Gaza) nel corso dell’azione militare, una risposta all’esplosione, avvenuta ieri, di un potente ordigno palestinese lungo la linea di demarcazione con Gaza che ha causato il ferimento di 4 soldati israeliani.

Gli obbiettivi colpiti

Tra i target colpiti dal bombardamento ci sono un tunnel militare, una fabbrica di armi e un campo di addestramento, secondo quanto riferito dal portavoce militare israeliano. Secondo la radio militare si è trattato del bombardamento più esteso condotto a Gaza dal conflitto del 2014. Oltre ai due ragazzi palestinesi rimasti uccisi, le fonti mediche locali citate dall'agenzia di stampa palestinese Maan parlano di un terzo giovane che si trovava con le vittime e risulta per ora disperso.

Lieberman attacca

In un'intervista alla radio militare il ministro della Difesa israeliano Avigdor Lieberman ha detto che Hamas e gli Hezbollah libanesi hanno la stessa strategia: cercano di logorare la forza di resistenza di Israele e di sviluppare nuovi sistemi di contrabbando di armi. Il ministro ha anche avvertito Hamas che Israele non si darà pace finché non avrà catturato i responsabili dell'ordigno sul confine.

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