Papa incontra i maestri: aria malsana per pregiudizi contro stranieri

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Promuovere la cultura dell'incontro. E' l'appello del Pontefice durante l'udienza all'Associazione Italiana Maestri Cattolici. E sull'ambiente: "Educazione ecologica sia una priorità"

“Gli insegnanti cristiani, sia che operino in scuole cattoliche sia in scuole statali, sono chiamati a stimolare negli alunni l'apertura all'altro come volto, come persona, come fratello e sorella da conoscere e rispettare, con la sua storia, i suoi pregi e difetti, ricchezze e limiti". È l’appello che Papa Francesco ha lanciato nella sua udienza nella Sala Clementina in Vaticano all'Associazione Italiana Maestri Cattolici (Aimc). Papa Francesco ha anche rivolto agli insegnanti un appello per un impegno a un’educazione ecologica ("educare a uno stile di vita basato sull'atteggiamento della cura per la nostra casa comune che è il creato") e in un videomessaggio con l’intenzione di preghiera per il mese di gennaio ha chiesto di “non dimenticare quanti lottano per la libertà religiosa in Asia”.

Creare un'aria "più sana, più umana"

"La scommessa", ha detto il pontefice durante l'udienza ai maestri cattolici, "è quella di cooperare a formare ragazzi liberi dal pregiudizio diffuso secondo il quale per valere bisogna essere competitivi, aggressivi, duri verso gli altri, specialmente verso chi è diverso, straniero o chi in qualsiasi modo è visto come ostacolo alla propria affermazione". "Questa", ha aggiunto il Papa, "purtroppo è un'aria che spesso i nostri bambini respirano, e il rimedio è fare in modo che possano respirare un'aria diversa, più sana, più umana".

"Ricostruire il patto educativo tra famiglie, scuole e Stato"

L'"alleanza educativa tra la scuola e la famiglia" è uno dei punti "di riflessione e di impegno" proposti oggi dal Papa all'Aimc. "Io sono convinto che il patto educativo è rotto. È rotto il patto educativo tra famiglia scuola e Stato. Bisogna ricostruirlo", ha sottolineato. "Tutti sappiamo che questa alleanza è da tempo in crisi, e in certi casi del tutto rotta", ha spiegato il pontefice. "Bisogna prendere atto dei mutamenti che hanno riguardato sia la famiglia sia la scuola, e rinnovare l'impegno per una costruttiva collaborazione, per il bene dei bambini e dei ragazzi". E dal momento che "questa sinergia non avviene più in modo naturale'", ha osservato Francesco, "bisogna favorirla in modo progettuale, anche con l'apporto di esperti in campo pedagogico".

"Educazione ecologica sia una priorità"

L'"educazione ecologica" è uno dei punti d'impegno suggeriti dal Papa nel corso dell'udienza. Inevitabile il riferimento alla sua enciclica “Laudato Si'”, incentrata sul rispetto per l’ambiente. Un’educazione che non sia puramente nozionistica, spiega Francesco, ma che miri a uno stile di vita più ecologico: "Naturalmente non si tratta solo di dare alcune nozioni, che pure vanno insegnate. Si tratta di educare a uno stile di vita basato sull'atteggiamento della cura per la nostra casa comune che è il creato", ha commentato il pontefice. "L'ecologia a cui educare", ha osservato papa Francesco, "dev'essere integrale". "E soprattutto", ha aggiunto "l'educazione deve puntare al senso di responsabilità".

"Preghiamo per la libertà religiosa in Asia"

Nel corso della giornata Papa Francesco ha anche diffuso un videomessaggio sulla pace e la libertà religiosa: "Preghiamo per tutti loro perché nei Paesi asiatici, i cristiani, come pure le altre minoranze religiose, possano vivere la loro fede con tutta libertà", ha detto il pontefice nel video con l'intenzione di preghiera per il mese di gennaio. Francesco ha chiesto di non dimenticare quanti lottano per vivere la propria fede in libertà. "Nel diversificato mondo culturale dell'Asia", ha affermato il Pontefice, "la Chiesa deve affrontare molti rischi ed il suo compito è reso ancor più difficile dal fatto di essere minoranza. Questi rischi, queste sfide sono condivisi da altre tradizioni religiose minoritarie alle quali ci unisce un desiderio di sapienza, di verità e di santità". 

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