Corea del Nord, Casa Bianca precisa: "Posizione Trump non è cambiata"

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Foto d'archivio Ansa
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La dichiarazione della portavoce arriva dopo che il segretario di Stato, Rex Tillerson, aveva aperto a Pyongyang dicendo che Washington era "pronta a parlare" con i nordcoreani senza precondizioni, ma chiedono lo stop ai test missilistici

La posizione di Donald Trump sulla Corea del Nord "non è cambiata". A dirlo è la portavoce della Casa Bianca, Sarah Sanders, con una dichiarazione che sembra voler prendere le distanze da quanto affermato poche ore prima dal segretario di Stato Rex Tillerson. Tillerson infatti aveva aperto a Pyongyang dicendo che l’amministrazione Trump era "pronta a parlare" con i nordcoreani, in colloqui esplorativi senza precondizioni, ma chiedendo lo stop ai test missilistici. Da Washington però ribadiscono: "La Corea del Nord sta agendo in modo pericoloso non solo verso il Giappone, la Cina e la Corea del Sud, ma verso il mondo intero".

Le manovre di Usa, Corea del Sud e Giappone

Le parole di Tillerson erano arrivate mentre Corea del Sud, Usa e Giappone programmavano manovre congiunte finalizzate alla rilevazione di missili nemici. Con le imminenti olimpiadi invernali di PyeongChang in Sud Corea, in calendario nel febbraio 2018, è al vaglio l'ipotesi di uno spostamento delle esercitazioni militari di Seul e Washington a causa della sovrapposizione tra i due eventi. Le manovre dovrebbero iniziare tra fine febbraio e inizio marzo, dando il pretesto a Pyongyang di effettuare provocazioni contro azioni considerate come “la prova generale di un attacco”. In Corea del Nord, intanto, è arrivata una delegazione del ministero della Difesa russo guidata dal numero due del Centro per la gestione della difesa nazionale, Viktor Kalganov. Lo ha riferito un portavoce dell'ambasciata nordcoreana in Russia, citato dall'agenzia Interfax, senza specificare il motivo della visita.

Cina: altri passi dopo apertura Tillerson

La Cina, a sua volta, aveva accolto positivamente la cauta apertura di Tillerson per un confronto senza precondizioni e aveva invitato gli Usa e la Corea del Nord a fare passi ulteriori verso dialogo e contatti diretti. "È stata una posizione costante del governo cinese quella di risolvere pacificamente le questioni della penisola coreana attraverso il dialogo e il negoziato", aveva affermato in conferenza stampa il portavoce del ministero degli Esteri, Lu Kang.

Maggiori spese per la difesa missilistica Usa

Nelle ore precedenti all'annuncio dell'apertura, Trump aveva firmato la legge annuale sulla politica della difesa, autorizzando un bilancio di 692 miliardi di dollari. La cifra non diventerà realtà finché il Congresso, come ha chiesto lo stesso presidente, non deciderà di revocare la legge del 2011 che impone limiti stretti sulla spesa federale. Il provvedimento, comunque, autorizza il finanziamento per continuare la lotta all'Isis e soprattutto maggiori spese per rafforzare la difesa missilistica di fronte alle minacce della Corea del Nord. Sono previsti 26,2 miliardi per la costruzione di nuovi mezzi navali, compresi i sommergibili della classe Virginia, 10,1 miliardi per 90 caccia e 2,2 miliardi per veicoli da combattimento per l'esercito.

Le nuove minacce

Sulle minacce di Pyongyang, nel frattempo, è arrivato un nuovo avvertimento dagli 007 americani. Non solo missili e atomica, il pericolo riguarderebbe anche una guerra biologica. Già alcuni anni fa era stato lanciato un allarme del genere, ma adesso gli 007 parlano di molti progressi fatti in questa direzione dal regime di Kim Jong-un. Oltre al programma nucleare e balistico, gli esperti di intelligence Usa sospettano che Pyongyang abbia sperimentato anche la produzione di ordigni con i batteri di antrace, colera e peste, e possa arrivare velocemente a una produzione industriale di agenti patogeni. Gli 007, come racconta il Washington Post, comunque non avrebbero ancora trovato prove concrete che il dittatore abbia ordinato la produzione di tali armi.

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