Brexit, dal referendum all'accordo May-Juncker: le tappe principali

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L'uscita formale della Gran Bretagna dall'Ue avverrà alle 23 del 29 marzo 2019 (Getty Images)

Dall'annuncio della consultazione per l'uscita del Regno Unito dall'Ue, fino all’intesa raggiunta venerdì 8 dicembre. Ecco tutti i momenti significativi che hanno caratterizzato gli ultimi mesi

L'accordo raggiunto tra Jean Claude Juncker e Theresa May che risolve lo stallo nei negoziati tra Bruxelles e Londra per la Brexit è solo l'ultima tappa di un lungo processo cominciato nel febbraio del 2016. Ecco quali sono stati i momenti principali della vicenda, dall'annuncio del referendum per l'uscita del Regno Unito dall'Unione Europea fino alla fumata bianca sul compromesso raggiunto venerdì 8 dicembre.

L'annuncio del referendum

Il 20 febbraio 2016, all'uscita di Downing Street, l'allora primo ministro britannico David Cameron annuncia: “Il prossimo 23 giugno si terrà il referendum sulla Brexit. I cittadini della Gran Bretagna saranno chiamati a decidere se rimanere o uscire dall'Unione Europea”. Allo stesso tempo, Cameron presenta al governo le concessioni ottenute durante le trattative con Bruxelles per riformare l'adesione di Londra.  

La vittoria del "Leave"

Il 23 giugno 2016 il popolo britannico va alle urne per il referendum sulla Brexit. Alla vigilia i sondaggi scommettevano sulla vittoria del “Remain”, cioè sulla permanenza del Regno Unito nell'Unione Europea, ma il risultato è diverso. Il 51,89% dei votanti sceglie infatti il “Leave”. I media internazionali accolgono la notizia con sorpresa e preoccupazione. E anche le Borse, quantomeno nei giorni immediatamente successivi al voto, reagiscono male.

Le dimissioni di Cameron

Il 24 giugno 2016, all'indomani della vittoria dei sostenitori del “Leave”, il primo ministro David Cameron si dimette. "Il Paese ha bisogno di una nuova leadership”, annuncia. “Il popolo britannico ha scelto una strada e ha bisogno di una guida che lo porti in quella direzione. Non è giusto per me essere il capitano che dirigerà la nave verso la destinazione futura".

L'arrivo di Theresa May

L'11 luglio 2016 viene annunciato il nuovo primo ministro del Regno Unito: si tratta di Theresa May, che diventa la seconda donna a guidare il Paese dopo Margaret Thatcher. Nel frattempo Nigel Farage lascia la guida del partito euroscettico Ukip dopo il successo alle urne perché la “missione è compiuta". E si moltiplicano le manifestazioni pro Europa degli scontenti dall'esito del voto del referendum.

La lettera di separazione

Il 29 marzo 2017 Theresa May firma la lettera di Londra a Bruxelles per chiedere che prenda formalmente via il processo di separazione del Regno Unito dall'Unione europea. Il primo ministro britannico lo definisce un "momento storico". Il 19 giugno, dopo il via libera del parlamento, comincia ufficialmente la prima fase del negoziato.

Theresa May scrive ai cittadini europei

Il 19 ottobre 2017 Theresa May scrive una lettera aperta ai cittadini europei che vivono in Gran Bretagna, per rassicurarli. La mossa arriva dopo che, un paio di mesi prima, erano state recapitate per errore delle lettere di espulsione a molti stranieri comunitari residenti nel Paese.

La data dell'addio

Il 10 novembre 2017 arriva anche l'indicazione della precisa data (e ora) in cui il Regno Unito sarà formalmente fuori dall'Unione Europea. Come annunciato da Theresa May, il “Leave” della Gran Bretagna si concretizzerà alle ore 23 del 29 marzo 2019, quando cioè in Italia sarà scattata la mezzanotte del 30 marzo 2019. E ora, l'8 dicembre 2017, dopo tante difficoltà dei negoziati e le minacce di veto arrivate dall'Irlanda, è arrivato l'accordo tra Londra e Bruxelles.

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