Pacco sospetto a Potsdam era tentativo ricatto ad azienda spedizioni
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Dietro alla consegna del pacchetto l'obiettivo era il servizio Dhl operativo in Germania, come ha fatto sapere il ministro dell'Interno Karl-Heinz Schroeter. Gli inquirenti non escludono altre consegne in futuro
Non era terrorismo. Dietro all'allarme bomba che ha comportato l'evacuazione del mercatino di Natale di Potsdam, l’1 dicembre, c'era un tentativo di ricattare il servizio di consegna pacchi Dhl operativo in Germania. A renderlo noto è il ministro dell'interno di Potsdam, Karl-Heinz Schroeter.
Chiodi, batteria, polvere e una lettera
Il pacco, che conteneva chiodi, una batteria e della polvere, sarebbe stato accompagnato anche da una lettera in cui si pretendeva un milione di euro. Una consegna del genere era stata segnalata anche a Francoforte tempo fa. Stando al ministro, se il pacco fosse esploso, avrebbe potuto provocare gravi ferite. Ma nelle ore successive al ritrovamento la versione fornita risultava diversa: era infatti stato affermato che, essendo privo di innesco, il dispositivo non avrebbe potuto fare danni.
Il ritrovamento del pacco e l'evacuazione del mercatino di Natale
Gli inquirenti non escludono che consegne del genere possano avvenire ancora in futuro, e invitano tutti alla massima cautela. Dopo l'individuazione del pacco sospetto, nel pomeriggio dell’1 dicembre, il mercatino di Natale del capoluogo brandeburghese era stato parzialmente evacuato, e anche il centro della città era stato sgomberato, in via precauzionale. Secondo la ricostruzione fornita dalla Bild, l'oggetto sospetto sarebbe stato parte di una grossa consegna fatta a una farmacia del posto, fra la Brandenburgerstrasse e la Dortustrasse. Un impiegato che aveva aperto il pacco si era allarmato e aveva allertato la polizia. Il personale specializzato aveva poi fatto brillare il pacchetto, prima di dare il cessato allarme alla popolazione.
