La metà dei principali aeroporti al mondo è "smoke-free"

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In 23 dei più trafficate scali del mondo il fumo è vietato (Getty Images)
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In 23 dei 50 scali più trafficati il tabacco è vietato. Gli altri 27 conservano ancora delle zone riservate ai fumatori. Il Nord America è l'area più sensibile al problema. Rimandata l'Europa, bocciata l'Asia

Gli aeroporti sono sempre più "smoke free": tra i 50 maggiori scali al mondo per numero di passeggeri, 23 hanno completamente vietato il fumo. E altri 27 hanno relegato i tabagisti in aree apposite, chiuse e ventilate. Lo afferma un rapporto pubblicato dai Centers for diseases control (Cdc) americani.

Aeroporti con aree fumatori meno sicuri

Sono più di 2,7 miliardi i passeggeri che ogni anno transitano per gli aeroporti presi in esame. Anche se, come sottolinea Corinne Graffunder, direttore dell'ufficio su fumo e salute dei Cdc, "non esiste una completa assenza di rischio", il 46% dei principali aeroporti protegge i propri passeggeri dal fumo passivo. Il restante 54%, invece li espone a un rischio maggiore. Perché, spiega Brian King, uno degli autori del report, separare le zone per fumatori, ventilarle e filtrarle "non elimina" completamente il problema. Come dimostrato anche uno studio del 2012, "i viaggiatori che passano o stazionano poco distante da queste aree e gli addetti che lavorano nelle vicinanze sono comunque esposti al fumo passivo".

Nord America promosso, Asia bocciata

Lo studio sottolinea però alcune forti differenze geografiche. Il problema è particolarmente sentito in Nord America, dove 14 dei 18 aeroporti analizzati (cioè il 78%) hanno abolito il fumo. Fa peggio l'Europa, dove è smoke-free meno del 50% degli scali più importanti: solo 4 su 9. Tra i 5 che, per ora, hanno optato per le aree fumatori c'è anche l'unico aeroporto italiano incluso nella top 50, quello di Roma Fiumicino. La percentuale degli hub liberi dal fumo si abbassa notevolmente in Asia, dove solo 4 (tutti in Cina) su 22 hanno bandito il tabacco. Se l'analisi si restringe ai primi dieci hub, c'è un perfetto equilibrio: cinque (Pechino-Capitale, O’Hare International di Chicago, Heathrow di Londra, Los Angeles International e Shanghai Pudong International) sono smoke-free e altri cinque (Atlanta Hartsfield Jackson International, Dubai International, Hong Kong International, Charles de Gaulle di Parigi e Tokyo International) non lo sono.

I Paesi più virtuosi

Negli ultimi anni, afferma lo studio, la situazione "sta migliorando". In alcuni Paesi, la maggior parte dei principali aeroporti è già libera dal fumo. Tra i più virtuosi ci sono Australia, Nuova Zelanda, Canada, Stati Uniti, Argentina, Brasile, Cile, Ecuador e Uruguay. In Europa promossi Danimarca, Irlanda, Norvegia, Spagna e Regno Unito.

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