Zimbabwe, Mugabe non si dimette. Prosegue procedura impeachment

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Il più longevo capo di Stato al mondo ha tenuto un discorso di circa 20 minuti. Ha annunciato che presiederà un congresso del partito Zanu-Pf entro il prossimo mese

Il presidente dello Zimbabwe, Robert Mubage, ha parlato alla nazione in tv. Contrariamente a quanto previsto, però, non ha annunciato le sue dimissioni. Entro il prossimo mese ci sarà un congresso del partito Zanu-Pf e sarà lui a presiederlo. Il leader dell'associazione dei veterani di guerra in Zimbabwe, Chris Mutsvangwa, ha annunciato che la procedura per l'impeachment nei confronti del presidente Robert Mubage andrà avanti.

Il più longevo capo di Stato al mondo

A 93 anni Robert Mugabe è il più anziano e longevo capo di Stato del mondo in carica e l'unico leader che lo Zimbabwe abbia conosciuto dall'indipendenza nel 1980. Eroe della lotta contro il regime bianco segregazionista di Ian Smith succeduto al colonialismo britannico, Mugabe si è progressivamente trasformato in un tiranno che ha trascinato il suo Paese nel baratro di una catastrofica crisi economica e nell'isolamento internazionale. Stati Uniti ed Unione Europea lo considerano persona non grata. Nato il 21 febbraio 1924, Mugabe è stato educato dai gesuiti, ha studiato in varie università africane e ha insegnato in un liceo del Ghana, dove conobbe la prima moglie Sally Hafron.

L'elezione nel 1980

Nel 1980, Mugabe vinse le prime elezioni dopo la fine del regime bianco di Smith e diventò primo ministro. Da allora ha sempre guidato il Paese, di cui è diventato presidente nel 1987. Fra i suoi successi vi è la creazione d un sistema d'istruzione che ha ridotto l'analfabetismo al 10%, ma il suo governo sempre più dittatoriale e corrotto ha progressivamente portato il paese, ricco di risorse minerarie, alla rovina economica.

Da eroe a padre-padrone

Accusato di aver affamato il suo Paese e di essersi appropriato degli aiuti internazionali, è stato nel mirino dei suoi detrattori anche per aver condotto una politica economica che ha alimentato l'attuale grande crisi del paese. Con mosse spregiudicate come quella di stampare grandi quantità di cartamoneta per coprire (anche) i finanziamenti alle diverse avventure belliche regionali in cui ha coinvolto il suo Paese. Mugabe è considerata persona "non grata" in molte parti del mondo, compresa l'Ue e gli Usa. Ha comunque il diritto di andare in Vaticano e alle riunione dell'Onu a New York.  

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