Corea del Nord, Trump allerta i bombardieri B52. Sale la tensione

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Una foto d'archivio di un B52 (Ansa)

Secondo fonti del Pentagono citate dai media, gli aerei sarebbero pronti ad agire in 24 ore e a decollare da una base dell'Air Force in Louisiana, se la situazione con il regime di Pyongyang dovesse precipitare. È la prima volta che accade dalla Guerra Fredda

L'aviazione militare statunitense sta per diramare un'allerta per i propri bombardieri nucleari B52 perché siano pronti ad agire, se necessario, anche in 24 ore, a causa delle crescenti tensioni tra l'amministrazione Trump e il regime della Corea del Nord. È la prima volta che accade dai tempi della Guerra Fredda. Lo riporta, citando fonti del Pentagono, Defense One, testata statunitense di analisi sulle politiche militari e di difesa del gruppo editoriale The Atlantic.

B52 pronti in Louisiana

I bombardieri B52 armati con testate nucleari verranno dispiegati in modo da poter decollare in ogni momento, con gli equipaggi posti in stato di emergenza in una base dell'Air Force in Louisiana. La mossa arriva dopo le parole del presidente americano Donald Trump che ha affermato come contro il regime di Kim Jong-un bisogna essere "pronti a tutto".

Usa-Corea del Nord, il punto

La tensione fra Corea del Nord e Stati Uniti resta alta. Negli scorsi mesi il regime di Pyongyang ha effettuato diversi test missilistici con testate nucleari ed è stato oggetto di sanzioni da parte dell’Onu. Lo scontro a parole con il presidente Trump è molto duro: l’inquilino della Casa Bianca ha chiamato il leader coreano Kim Jong-un un “piccolo pazzo”. Parole che sono state definite dal ministro degli esteri del regime nordcoreano come una “dichiarazione di guerra” da parte degli Stati Uniti. È stato forse il momento in cui la tensione ha raggiunto il suo apice: il ministro ha addirittura evocato la possibilità di arrivare allo scontro militare: "abbiamo il diritto di rispondere e di abbattere i caccia americani anche se non sono ancora all'interno dei nostri confini". Da parte sua il Pentagono ha risposto di avere “un arsenale immenso da fornire al presidente Trump per rispondere alle continue provocazioni di Kim Jong-un”. Intanto, si parla della possibilità di nuovi test missilistici da parte della Corea del Nord.

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