Un uomo armato, forse l'ex marito o compagno di una dipendente, aveva preso in ostaggio due membri dello staff. L'area del Bermuda Park di Nuneaton era stata isolata. Un testimone a Sky News: "È entrato urlando 'game over'"
Sono state liberate dalla polizia le due persone prese in ostaggio da un uomo armato in una sala da bowling a Nuneaton, nella contea del Warwickshire, in Inghilterra. Le forze dell'ordine avevano escluso che l'episodio fosse collegato al terrorismo e Sky News aveva riferito che il responsabile sarebbe l'ex partner di un membro dello staff del bowling. L'uomo, riferisce Sky News che cita fonti della polizia, è stato arrestato e poi trasportato in ospedale.
Isolata la zona del Bermuda Park
Secondo una testimone l’area del Bermuda Park, che comprende oltre al bowling un cinema e una zona giochi per bambini, era stata isolata dalla polizia che, scrive la Bbc, aveva anche chiesto ai cittadini di rimanere lontano dalla zona. La donna ha raccontato a Sky News che si trovava in un ristorante vicino e le forze dell’ordine le hanno detto che sarebbe dovuta rimanere lì per 4 o 5 ore.
Forse l'ex partner di un dipendente
Secondo il chief executive dell'MFA Bowl Mehdi Amshar, citato da Sky News, l'uomo avrebbe preso in ostaggio due membri dello staff e sarebbe l'ex marito o l'ex fidanzato di uno dei dipendenti: “Tutto il resto dello staff è al sicuro e si è premurato che anche i clienti lasciassero l’edificio”.
"Urlava 'game over'"
Un altro testimone, che si trovava all'interno del bowling, ha raccontato a Sky News che l'uomo ha urlato "Game over, game over" mentre entrava brandendo l'arma. Un altro dei presenti ha invece raccontato di essere scappato dall’edificio dopo aver visto l’uomo camminare verso di lui con un fucile: “Siamo rimasti lì fuori per un po’, non sapevamo cosa fare o cosa stesse succedendo. A un certo punto lui è uscito imprecando e ha detto ‘e che cavolo, siete voi’, ha risposto il fucile ed è tornato dentro”.
Il tweet della polizia
La polizia del Warwickshire aveva parlato di un “incidente in corso”, precisando però che non c'era alcun collegamento con attività di tipo terroristico.
