Egitto: 54 agenti morti in operazione anti-terrorismo

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Gli attacchi a chiese e luoghi sensibili in Egitto sono aumentati a partire dal 2013 (Archivio Getty Images)
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Le forze speciali egiziane si trovavano a Bahariya, nel governatorio di Giza, a sud-est del Cairo

Un'operazione anti-terrorismo condotta dalle forze speciali egiziane a Bahariya, nel governatorio di Giza, a sud-est del Cairo, si è trasformata in una carneficina. Secondo una fonte del ministero dell'Interno che vuole rimanere anonima, sono 54 i poliziotti, di cui 35 ufficiali, uccisi durante l'attacco contro i militanti islamisti. In una comunicato del ministero degli Interni egiziano si precisa che tra le vittime ci sono anche dei terroristi. La morte dei poliziotti è stata rivendicata dal gruppo estremista Hasm che ha dichiarato di averne uccisi 28 e feriti 32.

Escalation di violenza dal 2013

Dalla deposizione del presidente Mohamed Morsi, leader dei Fratelli Musulmani, nel giugno del 2013, gruppi estremisti hanno intensificato i loro attacchi contro militari e polizia, soprattutto nella penisola del Sinai. Centinaia le vittime degli attentati, molti di questi rivendicati proprio da Hasm a partire dal 2016. Nelle sue dichiarazioni il gruppo Hasm non sostiene  però di essere affiliato ai Fratelli Musulmani.

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