L'impatto vicino alla stazione di Pokrov, a 80 chilometri da Mosca: il mezzo si sarebbe bloccato sulle rotaie a causa di un guasto
Almeno sedici persone sono morte venerdì 6 ottobre, vicino a Mosca, nello scontro fra un treno e un autobus che, secondo i primi rilievi, si è rotto bloccandosi sui binari. A bordo del mezzo si trovavano lavoratori immigrati dell'Uzbekistan.
Confusione sulle cifre
Il computo delle vittime non è ancora chiaro. L'agenzia internazionale Reuters parla di sedici morti ma secondo altre fonti il bilancio dell'incidente sarebbe più grave: l'agenzia russa Tass riferisce di almeno 19 vittime, tra cui tre bambini, e 34 sopravvissuti, mentre altri media sostengono che nello scontro avrebbero perso la vita 21 persone.
La dinamica dell'incidente
L'incidente è avvenuto nei pressi della stazione di Pokrov, nella regione di Vladimir, a circa ottanta chilometri da Mosca. Dalle immagini provenienti dal luogo dell'impatto pare che il treno non abbia subito alcun danno, mentre il piccolo bus si sarebbe completamente accartocciato su se stesso. Secondo le prime rilevazioni il mezzo con a bordo lavoratori di nazionalità uzbeka provenienti però dal Kazakistan (in quella nazione è infatti registrato il bus), a causa di un guasto, si sarebbe bloccato sui binari all'altezza di un passaggio a livello.
Il tentativo di evitare la tragedia
Il bus – che secondo il portavoce dei servizi ferroviari della Russia, Vladimir Myagkov, "era fermo sulle rotaie" – sarebbe stato trascinato dal treno per diverse centinaia di metri dopo l'impatto, secondo quanto riporta il canale all news locale Rossiya 24 TV. Testimoni raccontano che i passeggeri avrebbero cercato vanamente di spingere l'autobus fuori dai binari mentre il convoglio era in avvicinamento.
