Strage a Las Vegas: 59 morti, il killer aveva esplosivo in auto

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La polizia ha rivelato che il 64enne Stephen Paddock aveva nella sua automobile del nitrato di ammonio, un composto chimico utilizzato anche per produrre alcuni esplosivi, e 42 armi, parte nella camera d'albergo e parte nella sua casa

E' salito a 59 morti e 527 feriti il bilancio della strage al concerto di musica country a Las Vegas. La polizia ha inoltre rivelato che il killer, il 64enne Stephen Paddock, aveva nella sua automobile del nitrato di ammonio, un composto chimico utilizzato anche per produrre alcuni esplosivi, e 42 armi, parte nella camera d'albergo e parte nella sua casa.

La sparatoria più sanguinosa della storia moderna d'America riapre il dibattito sulla diffusione delle armi da fuoco negli Stati Uniti, mentre l'Fbi smentisce la rivendicazione giunta dall'Isis. 

La sparatoria in 9 secondi

Il massacro si è consumato in nove secondi, nella prima scarica di colpi a ripetizione sparati da Paddock dal balcone di un hotel di Las Vegas sulla folla che assisteva al festival. La polizia ha rivelato che il killer ha sparato attraverso la porta della sua camera d'albergo agli agenti delle forze speciali che tentavano l'irruzione. Un team di sei uomini delle teste di cuoio hanno setacciato l'hotel Mandalay piano dopo piano, fino a trovare la stanza di Paddock al 32esimo piano. Quando la porta è stata sfondata l'uomo era già riverso a terra morto. 

Nella camera dell'hotel da dove ha sparato, aveva portato con sé 23 armi da fuoco. Nella sua auto, invece, la polizia ha trovato nitrato d' ammonio, composto chimico utilizzato anche per produrre degli esplosivi. 

Nella casa in cui viveva a Mesquite, che era stata acquistata per 369mila dollari nel 2015, è stato rinvenuto un arsenale ancora più ricco che quello nella camera dell'albergo: trovati anche dispositivi elettronici che la polizia deve però ancora analizzare.  

 

Armi modificate

Stephen Paddock, il killer di Las Vegas, potrebbe aver usato un accessorio chiamato 'bump-stock' per accelerare il ritmo dei colpi delle sue arme da fuoco. L'ipotesi di una modifica delle armi, ventilata da diversi esperti dopo la strage, sembrerebbe confermata dal ritrovamento dell'oggetto nella stanza dell'hotel di las Vegas da cui Paddock ha sparato. Lo ha riferito l'agenzia AP, citando fonti vicine all'inchiesta. Non è chiaro ancora se Paddock abbia usato il bump-stock che consente sostanzialmente di aggirare le restrizioni sulle armi automatiche sparando con un'arma di tipo semi-automatico a una velocità quasi pari a quella delle automatiche.

Mistero sul movente

L'Isis ha rivendicato il massacro ma l'Fbi smentisce. Finora non sarebbe emerso nessun legame con il terrorismo e con organizzazioni terroristiche internazionali. Si tratterebbe dunque di un lupo solitario, il cui movente resta ancora tutto da decifrare. Paddock, che abitava in un complesso residenziale per anziani, non aveva precedenti penali tranne qualche violazione minore del codice della strada. Nato il 9 aprile del 1953, viveva a Mesquite dal giugno 2016, mentre negli anni precedenti aveva vissuto tra Reno, sempre in Nevada, e Melbourne in Florida

La strage più sanguinosa

La strage al concerto è la sparatoria più sanguinosa della storia moderna d'America, che riapre il dibattito sulla  diffusione delle armi da fuoco negli Stati Uniti. Donald Trump ha definito quanto accaduto "un atto di pura malvagità"

Prima di Las Vegas, la peggiore strage con armi da fuoco che l'America ricordasse era quella al Pulse, locale gay di Orlando dove il 12 giugno 2016 morirono 49 persone. Nel corso degli anni, gli episodi di questo genere si sono susseguiti: dal Texas alla Florida, passando per l’Oklahoma e la California. Ecco quali sono state le più gravi sparatorie sulla folla.

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