Clima, sei bambini portoghesi vogliono fare causa a 47 Paesi europei

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Immagine d'archivio (Getty Images)
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Il gruppo, secono quanto riporta il quotidiano The Guardian, vuole portare davanti alla Corte Europea dei Diritti Umani gli Stati responsabili del fallito controllo del cambiamento climatico, fenomeno che ha causato  incendi in cui sono morte 61 persone

Sei bambini portoghesi tra i 5 e i 14 anni hanno avviato una campagna di crowdfunding per riuscire a portare 47 Paesi europei di fronte alla Corte Europea dei Diritti Umani. I bambini sostengono che il fallimento di questi Stati nel combattere il cambiamento climatico stia mettendo in pericolo il loro diritto alla vita.

Un caso unico

I bambini provengono tutti dalla regione di Leira, nel Portogallo centrale, zona che lo scorso giugno è stata colpita da una devastante serie di incendi che ha distrutto grandi porzioni di foreste e ucciso 61 persone. La siccità e le temperature oltre i 40 gradi hanno causato il propagarsi di questi roghi. Ora, i bambini vogliono fare causa contro i 47 Paesi membri della Corte Europea dei Diritti Umani – i quali producono circa il 15% dei gas serra nel mondo e comprendono l’Italia – perché responsabili del cambiamento climatico e dei danni causati da questo fenomeno. Gli Stati saranno obbligati a rispettare qualsiasi decisione presa dalla Corte, come da statuto. Marc Willers, uno degli avvocati del gruppo, ha detto al quotidiano The Guardian: “Sarà un caso unico perché per la prima volta più governi verranno portati, tutti insieme, di fronte una Corte per rispondere del loro fallimento nel combattere il cambiamento climatico”.

La campagna di crowdfunding

L’obiettivo è quindi quello di costituire un caso che possa aprire la strada ad altre azioni in futuro. Il Global Legal Action Network, un’organizzazione no-profit britannica, supporta il progetto dei bambini e un gruppo di avvocati inglesi esperti di legge ambientale e cambiamento climatico si è offerta di rappresentarli. Per realizzare le ricerche necessarie a presentare il caso alla Corte, il Network ha aperto una campagna di crowdfunding sul sito crowdjustice.com, con l'obiettivo di raccogliere 20mila sterline entro il 25 ottobre. Gli avvocati cercheranno di ottenere una sentenza che obblighi i Paesi membri a diminuire significativamente le loro emissioni e a lasciare la maggior parte delle loro riserve di carburanti fossili nel suolo. Uno dei 14enni portoghesi che farà causa all’Europa ha detto: “Il cambiamento climatico causa molti problemi, ma se devo citare quelli che mi preoccupano di più direi l’innalzamento del mare e l’aumento degli incendi forestali che, specialmente questa estate, hanno causato molte morti e lasciato il nostro paese in lutto”.

Il precedente

Due anni fa, un gruppo di cittadini olandesi, supportati dall’Ong Urgenda, fece causa contro il loro governo, per aver contribuito in maniera consapevole all’aumento di oltre 2 gradi (la soglia massima consentita) della temperature globale. Il tribunale diede ragione ai cittadini e il governo olandese fu obbligato a diminuire le proprie emissioni del 25% entro il 2020.

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