Schengen, Avramopoulos: "Presto aggiorneremo Codice delle frontiere"

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Il commissario europeo precisa: "Controlli legati a pressione migratoria nei Balcani devono concludersi a novembre". Il ministro degli Interni francese: "La questione del terrorismo è ancora acuta". La Germania: "Avanti finché le frontiere esterne non saranno sicure"

"Presenteremo presto un pacchetto per rafforzare l'area di libera circolazione Schengen, incluso un aggiornamento del Codice delle frontiere". Ad annunciarlo è stato il commissario europeo per le migrazioni, Dimitris Avramopoulos dopo il Consiglio affari interni Ue, dove il tema centrale è stato proprio quello dei controlli alle frontiere per via della minaccia terroristica. 

"Codice potrebbe non essere sufficiente ad affrontare mianacce"

"I controlli legati alla pressione migratoria nei Balcani occidentali devono concludersi a novembre", ha spiegato il commissario,"tuttavia la Commissione Ue riconosce le nuove sfide alla sicurezza, così come dimostrato dai recenti attacchi a Barcellona e Turku. Il codice delle frontiere Schengen potrebbe non essere sufficiente a affrontarle".
Una possibile modifica del codice era già stata annunciata dal ministro dell’Interno francese Gerard Collomb che, alla fine dei lavori, aveva fatto sapere che "la questione del terrorismo in Francia è ancora acuta. Sappiamo che è transfrontaliero. Dobbiamo avere i mezzi per controllare le frontiere. Abbiamo sollevato la questione qualche tempo fa con il collega tedesco e da quello che ho sentito dal commissario, ha intenzione di ammorbidire il codice Schengen, senza rimettere in questione la libera circolazione ma permettendo il controllo delle frontiere contro il terrorismo".

Collomb: "Abbiamo indicato un periodo di due anni"

"I controlli finiscono a novembre", ha spiegato Collomb, "perché abbiamo ottenuto un tempo limitato". Per questo la Francia avrebbe indicato un periodo più ampio, cioè "di due anni". "Penso che la proposta che era sostenuta da un pugno di Paesi, oggi sia sostenuta da molti Stati e penso che ci sarà un'accoglienza favorevole", ha poi precisato il ministro, ricordando che in Francia oggi passa "un testo sulla sicurezza e la lotta al terrorismo perché chiudiamo con lo stato d'emergenza".

Germania: "Avanti con i controlli"

Sui controlli alle frontiere, si era espresso, arrivando al Consiglio, anche il ministro dell’Interno tedesco, Thomas de Maiziere, che aveva garantito che la Germania sarebbe andata avanti con i controlli. "Da qui a novembre (quando scadrà la proroga concessa da Bruxelles), c’è tempo. La posizione tedesca è chiara, fino a quando le frontiere esterne non saranno sicure abbastanza, serviranno i controlli a quelle interne", ha sottolineato de Maiziere. Il tedesco ha anche espresso scetticismo sull’ingresso in Schengen di Bulgaria e Romania, come invece aveva auspicato il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, nel suo discorso del giorno precedente.

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