L'uragano Irma diventa tempesta tropicale. Milioni di persone al buio

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La perturbazione sta perdendo forza. Trump ha dichiarato lo "stato di disastro" per la Florida, dove le vittime sono almeno 5. Rischio “crisi umanitaria” alle Isole Keys. Almeno 10 morti a Cuba. Senza elettricità anche alcune aree della Georgia

Circa 7 milioni abitazioni ed esercizi commerciali sono rimaste senza elettricità negli Stati degli Usa colpiti dal passaggio dell'uragano Irma, che a Cuba ha causato più di 10 morti. La gran parte degli utenti colpiti si trova in Florida, dove il gestore locale di elettricità fa sapere che la vastità dei danni è la maggiore mai registrata nella storia. Nel Sunshine State sono infatti milioni le abitazioni e gli esercizi commerciali rimasti senza corrente elettrica.  Alle Isole Keys si teme una "crisi umanitaria". Intanto la perturbazione sta perdendo forza ed è diventata una "tempesta tropicale". Nelle ore precedenti era già stata declassata alla categoria 1 (su 5). Ora i suoi venti soffiano al di sotto dei 90 chilometri orari, ma rimane alta l'allerta. 

Almeno cinque vittime

Il passaggio dell’uragano sulla Florida ha causato gravi danni, con almeno cinque vittime nel Sunshine State, come riporta l'emittente televisiva Abc News. Si contano due morti nella contea di Monroe, che comprende le Florida Keys: un uomo è deceduto dopo aver perso il controllo del suo furgone mentre stava trasportando un generatore e un altro è morto il 10 settembre nella sua casa di Shark Key, a circa 11 chilometri a Est di Key West. Due le vittime per un incidente stradale nella contea di Hardee e una - sempre per un incidente - nella contea di Orange. Intanto il presidente Donald Trump ha approvato lo “stato di disastro” per la Florida, come ha fatto sapere la Casa Bianca. Con questa decisione vengono sbloccati fondi federali per gli individui che hanno subito danni in un’area che comprende nove contee. Il governatore dello Stato, Rick Scott, ha invitato - su Twitter - i cittadini a rimanere "al chiuso" e "al riparo".

Rischio “crisi umanitaria” alle Isole Keys

All'arcipelago delle Keys, all'estremo sud della Florida, "si rischia una crisi umanitaria”, secondo quanto riferiscono le autorità locali dopo il passaggio devastante dell'uragano. Difficilissimi i soccorsi “porta a porta” per via delle strade distrutte e dei ponti danneggiati, ma anche per il livello delle acque.

Almeno 10 morti a Cuba

Secondo quanto dichiarato dallo Stato maggiore della Difesa civile, sono invece almeno 10 le persone morte a Cuba durante il passaggio dell'uragano: nonostante le pesanti inondazioni, la maggioranza delle vittime, sette, è deceduta a causa dei crolli degli edifici a l’Avana. Negli altri tre casi, a Matanzas, Ciego de Avila e Camaguay, i media ufficiali rilevano che "non sono state osservate le regole di condotta indicate dalla Difesa Civile", in quanto le tre persone si sono rifiutate - viene precisato - di essere evacuate. In alcune zone del lungo 'malecon' della capitale, il mare ha penetrato verso l'interno fino a 500 metri e circa 15 mila persone hanno lasciato le proprie abitazioni.

Castro: “Danni gravi in quasi tutta Cuba”

L'uragano Irma ha lasciato su quasi tutto il territorio di Cuba "danni gravi" in diversi settori, secondo i dati preliminari, "nelle abitazioni, il sistema elettro-energetico e l'agricoltura”. Lo ha detto il presidente Raul Castro in un "appello al nostro combattivo popolo". "Irma ha colpito alcune delle nostre principali destinazioni turistiche, anche se la ripresa in tali località avverrà prima dell'avvio della stagione alta", ha assicurato il presidente. "Non sono tempi di lamentele, ma di ricostruire quanto i venti dell'uragano hanno fatto sparire", ha concluso Castro, ricordando che "le prossime saranno giornate di molto lavoro durante le quali verrà confermata la fiducia indistruttibile dei cubani nei confronti della 'Revolucion'".

Si alza il livello dell'acqua

Nelle aree interessate dalla perturbazione, anche se l’intensità dell’uragano è diminuita, si registra un innalzamento dei livelli dell’acqua consistente. In particolare, nella città di Naples, sul Golfo del Messico, si è verificato un aumento di oltre due metri in 90 minuti. Molti i voli cancellati in Florida, con l’aeroporto di Miami che rimane ancora chiuso.

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