L'uragano Irma devasta i Caraibi e adesso si dirige verso la Florida

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Il primo ministro: "Massacro totale". Trump: "Peggio di Harvey". Per l’Onu potrebbero essere coinvolte 37 milioni di persone. Al momento sono dieci i morti i registrati. Nell’Atlantico si sono intanto formate altre due tempeste, Jose e Katia. GLI AGGIORNAMENTI. FOTO

L'uragano Irma, uno dei più potenti mai registrati nell'Atlantico (COME SI CLASSIFICANO GLI URAGANI), devasta i Caraibi: sono 10 i morti finora registrati, mentre a Barbuda il 90% delle abitazioni sono state distrutte. "Sono molto preoccupato, siamo di fronte a venti mai visti, è peggio di Harvey", ha ammesso il presidente americano Donald Trump, costantemente aggiornato sugli sviluppi della situazione. E' in ansia anche per le sue proprietà sia in Florida che nei Caraibi, a partire dalla cosiddetta 'Casa Bianca d'inverno' a Palm Beach. 

Verso la Florida

Irma punta adesso sulla Florida, dove arriverà sabato. Il governatore Rick Scott ha mobilitato in totale 8mila uomini della Guardia Nazionale, a Miami Beach è stata ordinata l'evacuazione generale. Secondo le Nazioni Unite, l'impatto di questo uragano potrebbe riguardare 37 milioni di persone. Il Fondo Monetario Internazionale si è detto pronto ad aiutare i paesi colpiti e Caritas Internationalis parla di possibili "decine di milioni" di persone colpite dall'uragano (VIDEO). 

Dieci morti, a Barbuda distrutte il 95% delle abitazioni

Con venti che sfiorano i 300 chilometri orari, Irma ha toccato terra per la prima volta ieri notte a Barbuda, distruggendo il 95% delle abitazioni e uccidendo almeno una persona. Le persone rimaste senza casa sarebbero 1.400. Il primo ministro dell'isola parla di almeno 100 milioni di dollari di danni. Altre otto vittime sono state registrate a Saint Martin, secondo quanto riferito dal prefetto della Guadalupa, Eric Marie, mentre i feriti sarebbero 21. Un'altra vittima, la decima, sarebbe stata registrata nell'isola di Anguilla. 
Michael Joseph, della Croce Rossa, ha parlato di una devastazione "senza precedenti" a Barbuda mentre Antigua è stata risparmiata. Allerta ancora a Porto Rico, nella Repubblica Dominicana, ad Haiti, a Cuba, alle Bahamas e nelle  isole Turks e Caicos dove dovrebbe arrivare questa sera.

Primo ministro di Antigua e Barbuda: “Massacro totale”

Il primo ministro di Antigua e Barbuda, Gaston Browne, ha detto alla Bbc che sull’isola caraibica la situazione è quella di un “massacro totale, è una delle esperienze più dolorose che abbia fatto”. Il politico ha inoltre auspicato l’intervento della comunità internazionale per aiutare la popolazione e ricostruire gli edifici distrutti.

Paura in Florida

In Florida il governatore, Rick Scott, ha mobilitato mille uomini della Guardia Nazionale mentre altri 7.000 entreranno in servizio domani. "Irma - ha avvertito Scott - è più potente di Andrew", il secondo uragano più distruttivo della storia Usa che colpi la Florida nel 1992 facendo 65 morti. Ai turisti è già stato intimato di abbandonare lo Stato, mentre a Miami Beach è stato dato l'ordine di evacuazione generale. Ordinata la chiusura di tutti i porti per la mattinata di sabato mentre è prevista la chiusura degli aeroporti se il vento raggiungerà i 135 chilometri orari. Massima allerta anche a Mar-a-Lago, l'ormai rinomata 'Casa Bianca d'inverno' di Donald Trump che rischia di trovarsi proprio sulla traiettoria dell'uragano. Fervono i preparativi per proteggere la proprietà. Mentre a Palm Beach è stato già proclamato lo stato di emergenza e tutto è pronto per un eventuale ordine di evacuazione.

I danni a Porto Rico

Sono rimasti al buio in 965mila a Porto Rico a causa del passaggio dell'uragano Irma. Lo hanno reso noto le autorità locali, segnalando che 50mila persone sono rimaste senza acqua mentre 14 ospedali continuano a funzionare solo grazie a generatori di corrente di emergenza. Irma è l'uragano più forte ad aver colpito l'isola dal 1928 quando San Felipe provocò la morte di 2.700 persone tra Porto Rico, Guadalupe e la Florida. Nel 1989 l'uragano Hugo uccise decine di persone a Porto Rico dove, per ora, non sono state segnalate vittime per il passaggio di Irma.

I bambini di Haiti e Repubblica Dominicana 

Save the Children ha lanciato l'allarme: milioni di bambini a Haiti e in Repubblica Dominicana sono esposti all'impatto devastante dell'uragano Irma. Nonostante il percorso di Irma resti incerto, crescono i timori nei due paesi. Nella Repubblica Dominicana i soccorritori stanno lavorando insieme alle forze armate e alla polizia per evacuare i civili nelle 17 province nel nord-est del Paese: si ritiene che fino a 3 milioni di persone possano essere colpite, il 40% delle quali in condizione di povertà. Save the Children ha inviato le sue équipe mediche per le emergenze. Intanto anche Haiti si prepara al peggio. "Irma porterà nel paese piogge forti e inondazioni, che rischiano di colpire le comunità più povere, ancora sofferenti per le conseguenze dell'ultimo uragano che ha colpito il paese", ha dichiarato Ascension Martinez, Direttore Save the Children ad Haiti.

Attesi altri due uragani

La forza di Irma, con venti a 296 chilometri orari, resta categoria 5, ovvero la massima. Per la prima volta da 7 anni nell'Atlantico si sono formati tre uragani contemporaneamente. Oltre ad Irma incombono anche Jose e Katia. Il presidente francese, Emmanuel Macron, dopo aver partecipato alla cellula di crisi al ministero dell'Interno ha previsto "un bilancio duro e crudele".


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