Papa arrivato in Colombia. Ai giovani: "Non vi fate rubare l'allegria"

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Ad accogliere Francesco all’aeroporto di Bogotà il presidente Santos e alcune vittime del conflitto armato che per decenni ha insanguinato il Paese. Alle 16 italiane il primo discorso, alle 23.30 la messa nel parco. Pensiero al Venezuela: “Ritrovi stabilità con dialogo”

È iniziato il viaggio di Papa Francesco in Colombia. Bergoglio è arrivato all’aeroporto di Bogotà quando nel Paese era già sera. Ad accoglierlo, tra musiche, danze e costumi tradizionali, c’erano il presidente Juan Manuel Santos (Nobel per la Pace nel 2016 per lo storico accordo con l'ex guerriglia delle Farc) e la first lady Maria Clemencia Rodriguez. Ma c’erano, soprattutto, alcune delle vittime del conflitto armato che per decenni ha insanguinato il Paese.

L’incontro con le vittime del conflitto

Il viaggio del Papa, quindi, è subito entrato nel vivo. Francesco, che starà in Colombia cinque giorni per quello che è il suo sesto viaggio apostolico del 2017, ha stretto le mani di alcune delle vittime della guerra. Nel gruppo c'erano militari in divisa e civili. E tra i bambini salutati dal Papa c'era Emmanuel, figlio di Clara Rojas: lei, oggi parlamentare, è stata sequestrata nel 2002 e tenuta in ostaggio per anni dalle Farc nella selva colombiana, dove è nato il piccolo. Come simbolo di pace, Emmanuel ha consegnato a Francesco una colomba in porcellana bianca creata da una scultrice e fotografa di Bogotà, Ana Gonzalez Rojas.

Ai giovani: “Non vi lasciate rubare l’allegria”

Già al suo arrivo, Bergoglio ha avuto il primo bagno di folla: centinaia di migliaia di fedeli lo attendevano lungo i 15 km percorsi in papamobile dall'aeroporto alla Nunziatura. All'arrivo in Nunziatura, il Papa ha incontrato un gruppo di giovani di un programma di recupero dalla droga e dalle strade dei “barrios”, i quartieri più poveri delle città colombiane. “Grazie per il vostro coraggio. Non vi lasciate rubare l'allegria, nessuno ve la deve rubare. E che nessuno vi inganni né vi rubi la speranza”, ha detto Francesco ai ragazzi che hanno ballato e cantato, a ritmo di rap e della musica locale.

Il programma del secondo giorno

Ma il primo vero discorso della visita del Papa in Colombia è atteso per questa seconda giornata, alle 16 italiane (le 9 locali). Il programma prevede l’incontro con le autorità del Paese e la società civile nella Plaza de Armas della Casa de Narino. Dopo il discorso, visita di cortesia al presidente della Repubblica Juan Manuel Santos nel Salone protocollare sempre della Casa de Narino, il palazzo presidenziale. Alle 10.20 (le 17.20 italiane), poi, visita alla cattedrale e mezz'ora dopo la benedizione dei fedeli dal balcone del Palazzo Cardinalizio, seguita nello stesso edificio dall'incontro con i vescovi colombiani. Alle 15.00 (le 22 italiane) è in agenda l'incontro con il Comitato direttivo del Celam nella Nunziatura Apostolica. Quindi, alle 16.30 locali (le 23.30 italiane), la grande messa nel Parco Simon Bolivar, dove sono attesi circa 700mila fedeli. A margine della celebrazione, Francesco incontrerà un gruppo di vescovi venezuelani. Al suo rientro in Nunziatura, il Pontefice sarà accolto da gruppi di bambini, anziani e disabili, ai quali impartirà una benedizione.

Un pensiero al Venezuela

Proprio della crisi del vicino Venezuela, il Papa ha fatto cenno con i giornalisti durante il volo da Roma. “Sorvoleremo il Venezuela – ha detto –: vi chiedo una preghiera anche per questo Paese perché si possa fare il dialogo e perché ritrovi una bella stabilità con il dialogo con tutti”. Il viaggio in Colombia, poi, Francesco lo ha definito “un po' speciale”, “perché è un viaggio per aiutare la Colombia ad andare avanti nel suo cammino di pace”.

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