Trump caccia Bannon, via lo stratega di estrema destra

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Stephen Bannon è stato coordinatore della campagna elettorale di Trump e membro del Consiglio per la Sicurezza Nazionale fino al 5 aprile 2017 (Getty Images)

Il controverso consigliere di Donald Trump lascia il ruolo di "chief strategist", ma secondo alcune indiscrezioni del New York Times sarebbe stato lo stesso presidente a volere il suo licenziamento  

Dopo le indiscrezioni rivelate dal New York Times, è arrivata l'ufficialità: la portavoce della Casa Bianca, Sarah Huckabee Sanders, ha diffuso una nota in cui annuncia che il 18 agosto sarà l’ultimo giorno di Steve Bannon all’interno dello staff del presidente Donald Trump. Nelle ore precedenti all’annuncio, il quotidiano newyorkese aveva rivelato la volontà di Trump, confidata a due suoi consiglieri, di voler rimuovere il controverso consigliere: sarebbero rimasti da definire solo "tempi e modi" dell’accantonamento dello stratega della scorsa campagna elettorale. "Il capo del gabinetto della Casa Bianca John Kelly e Steve Bannon – si legge invece nella nota ufficiale - hanno convenuto di comune accordo che oggi sarebbe stato l'ultimo giorno per Steve. Siamo grati per il suo servizio e gli auguriamo il meglio".

 

Bannon aveva già presentato le dimissioni

Steve Bannon, decisivo nel definire la strategia della campagna elettorale di Donald Trump, è un esponente di spicco della cosiddetta "Alt-Right" (destra alternativa) e già lo scorso aprile era stato rimosso dal suo incarico all’interno del Consiglio per la Sicurezza Nazionale, organo che fornisce al presidente tutti gli elementi utili ad assumere le decisioni più delicate in tema di sicurezza, difesa e politica estera. Il consigliere, però, secondo una fonte vicina allo stesso Bannon citata dal New York Times, non sarebbe stato licenziato ma avrebbe deciso di lasciare lo staff del presidente di sua iniziativa. Secondo il quotidiano, infatti, il "chief strategist" alla Casa Bianca avrebbe consegnato una lettera ufficiale di dimissioni lo scorso 7 agosto. Dimissioni che sarebbero state accettate: l’annuncio era inizialmente programmato per lunedì 14 agosto, salvo poi essere rinviato a causa delle polemiche innescate dai fatti di Charlottesville.

 

Lo staff di Trump perde un altro pezzo

Da quando John Kelly, generale in congedo dei Marine, ha assunto il ruolo di capo di gabinetto al posto di Reince Priebus dopo soli 189 giorni dall'inizio dell'incarico, quella di Bannon è la seconda defezione illustre all’interno dello staff del presidente Trump. Kelly, in precedenza ministro per la Sicurezza Interna, è stato chiamato proprio per rimettere ordine all’interno della squadra della Casa Bianca. Una missione entrata nel vivo dopo soli 10 giorni dall’insediamento, quando Kelly ha rimosso dall’incarico l'ex capo della Comunicazione della Casa Bianca, Anthony Scaramucci, sostituito 48 ore fa dalla ventottenne Hope Hicks. 

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