Norvegia, sedili scambiati per burqa: gaffe del gruppo anti-migranti

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La foto dei sedili vuoti (foto dal profilo facebook di Sindre Beyer)
Facebook_sedili

Lo scatto pubblicato sul gruppo facebook "Prima la patria" ha scatenato lo sdegno degli utenti, allarmati per l'invasione islamica. Ma si trattava solo di posti vuoti su un autobus

Un gruppo anti-migranti norvegese si è reso protagonista di una singolare gaffe collettiva, diventata presto virale in rete. Una foto postata nel gruppo facebook "Fedrelandet viktigst" ("Prima la patria", 13mila membri circa) ritraeva dei sedili di un autobus, ma molti membri della comunità online li hanno scambiati per altrettante donne con il burqa, commentando con frasi offensive e xenofobe. Come riporta il portale norvegese The Local, il post era accompagnato dalla frase "Cosa pensano le persone di questo?", che evidentemente ha tratto in inganno più di una persona.

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La foto

Lo scatto in questione è stato postato sul gruppo facebook "Fedrelandet viktigst" dal giornalista Johan Slåttavik, che ha spiegato al sito di news Nettavisen che il suo obiettivo era quello di “vedere come le percezioni di un’immagine di una persona siano influenzate dalle reazioni degli altri ad essa”. A guardare gli screenshot dei commenti alla foto, pubblicati da “Nettavisen”, l’obiettivo è stato pienamente raggiunto: gli aggettivi “tragico” e “terrificante” sono le parole più usate dagli oltre 13mila membri del gruppo. In molti si chiedono poi se sotto quegli abiti si possano nascondere armi o bombe: “E’ spaventoso, dovrebbero proibire questo tipo di abbigliamento. Non possiamo sapere cosa ci sia sotto quei vestiti, potrebbero essere terroristi” scrive un internauta. “Mandiamoli fuori da questo Paese, stiamo vivendo tempi bui” scrive un altro. Il post è diventato virale in Norvegia dopo che altri utenti hanno condiviso gli screenshot dei commenti allo scatto. Tra loro c’è Sindre Beyer, ex membro del partito laburista: pubblicando l’immagine con le conseguenti reazioni, l'uomo ha ottenuto più di 1500 condivisioni. “ Cosa succede quando la foto di alcuni sedili di un autobus vuoto è postata in un discgustoso gruppo Facebook e quasi tutti pensano di vedere un gruppo di burqa?” si chiede Beyer.

 

La questione migranti in Norvegia

Immediata  la reazione del capo del Centro Antirazzista della Norvegia, Rune Berglund Steen: “le persone vedono quello che vogliono vedere, e quello che vogliono vedere sono dei pericolosi musulmani” ha fatto sapere. La Norvegia è diventata di recente l’ultimo Paese ad affrontare il problema delle restrizioni sull’uso di burqa e niqab: proprio qui, lo scorso giugno è stata presentata una  proposta di legge che ne vieterebbe l’uso in scuole e università. Francia, Olanda, Belgio, Bulgaria e Germania hanno già approvato leggi restrittive sull’uso di tale abbigliamento. 

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