Francia, En marche!: no alla candidatura di Valls

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L'ex premier francese Manuel Valls (Getty Images)
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Il nuovo soggetto politico fondato dal neopresidente Macron respinge l'autocandidatura dell' ex premier. E il segretario del Partito socialista rende noto che è stata avviata una procedura di espulsione nei suoi confronti

Manuel Valls non sarà candidato alle elezioni legislative con En marche!. Lo fanno sapere i vertici del partito del neoeletto presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron. Nel frattempo, in un'intervista radiofonica, il segretario del Partito socialista annuncia che è stata avviata una procedura di espulsione nei confronti dell'ex premier.

Valls? "Non soddisfa i criteri per l'accettazione"

Né con gli uni né con gli altri, dunque. Martedì 9 maggio Valls aveva dichiarato che si sarebbe candidato con En marche!, ma a stretto giro di posta è arrivata la risposta. Negativa: "Ad oggi, la richiesta di investitura di Manuel Valls non soddisfa i criteri per l'accettazione", ha fatto sapere Jean-Paul Delevoye, incaricato da Macron di stilare le candidature alle legislative. "In questo caso, la commissione nazionale non può analizzare la candidatura", ha dichiarato Delevoye a Europe1, precisando che seguirà una "lettura politica" della decisione. "Non abbiamo la vocazione di riciclare politici che escono da altre formazioni", ha aggiunto infine.

In vista anche l'espulsione dal Ps

L'ex premier socialista non potrà quindi presentarsi nelle liste del movimento alle elezioni legislative previste l'11 e 18 giugno prossimi, dalla quale uscirà la conformazione del nuovo Parlamento francese. E quasi sicuramente non potrà farlo neppure tra le fila del Partito socialista. Ad annunciare infatti l'avvio di una "procedura di espulsione" nei suoi confronti è il segretario del partito, Jean-Christophe Cambadélis, dai microfoni della radio BeurFm.

"Niente piedi in due scarpe"

Mercoledì 10 maggio, Cambadélis ha dichiarato che la procedura nei confronti di Valls è stata avviata per decidere sulla sua eventuale esclusione dopo che lui stesso aveva annunciato di volersi candidare con la maggioranza presidenziale. Lo stesso segretario, dopo questa dichiarazione, aveva sottolineato che sarebbe stato impossibile per l'ex premier – sconfitto alle primarie da Benoit Hamon – mantenere i piedi in due scarpe, cioè candidarsi con En marche! rimanendo iscritto al Partito socialista.

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