Gabriele Del Grande sospende lo sciopero della sete

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Il giornalista italiano, detenuto in Turchia dal 10 aprile, ha ricominciato a bere ma sarà seguito da un medico perché rifiuta di assumere vitamine. Il legale: “Non si sa perché non sia ancora stato rimpatriato”

Dopo l'incontro di ieri con il console italiano e con un avvocato turco, il giornalista Gabriele del Grande, arrestato e detenuto in Turchia dal 10 aprile, ha "ricominciato a bere ma rifiuta di assumere vitamine". Lo ha comunicato l'avvocato Alessandra Ballerini, dopo che il blogger e documentarista “da martedì scorso ha intrapreso lo sciopero della fame e della sete per protestare contro l'ingiusta detenzione”.

“Gabriele sarà monitorato da un medico”

"Gabriele chiede, come ribadito anche nella telefonata che ha potuto effettuare alla compagna Alexandra D'Onofrio, di essere liberato e tornare a casa - spiega l’avvocato - Ad oggi infatti non sono note le ragioni del protrarsi del suo trattenimento né i motivi del ritardo del suo rimpatrio verso l'Italia". Ballerini ha dichiarato che Del Grande, pur avendo ricominciato a bere, "rifiuta di assumere vitamine” e quindi il console italiano “ha chiesto e ottenuto che sia costantemente monitorato da un medico”.

L’incontro con il console e l’avvocato

L’avvocato ha ricordato che, dopo il respingimento di una delegazione che voleva vedere Gabriele il 19 aprile, ieri è stato "finalmente consentito l'accesso al centro di detenzione Ggm (geri gonderme merkezi, "centro di espulsione") di Mugla al console Italiano di Izmir, Luigi Iannuzzi, all'avvocato Taner Kilic, e a un interprete. Gabriele ha potuto avere un colloquio privato prima col console e poi con il proprio avvocato. Entrambi gli incontri sono durati a lungo".

“Nessuna attività illecita”

"Gabriele era in Turchia per scrivere un libro, non svolgeva alcuna attività illecita né tantomeno pericolosa. Auspichiamo - prosegue il legale - che qualsiasi errore di valutazione sulla sua persona e sul suo lavoro possa essere immediatamente chiarito, grazie anche all'avvenuta nomina dell'avvocato, e Gabriele possa finalmente essere rimesso in libertà e tornare dalla sua famiglia".

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