Francia, indagato per frode fiscale il portavoce di François Fillon

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Francois Fillon e Thierry Solere
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Il settimanale Canard Enchainè, dopo aver sollevato il Penelopegate, ha rivelato che Thierry Solere, deputato e collaboratore del candidato all’Eliseo della destra repubblicana, è sotto inchiesta per aver evaso il fisco. Su di lui anche accuse per un presunto conflitto di interessi

Nuova tegola per Francois Fillon, il candidato della destra repubblicana alle elezioni presidenziali di aprile e maggio. La giustizia francese sta indagando sul suo portavoce Thierry Solere per frode fiscale e conflitto di interessi. Le indagini rivelerebbero una serie di sospetti anche sulla moglie del collaboratore di Fillon. 

 

La notizia è uno scoop del Canard Enchainè, il settimanale satirico d’inchiesta che ha sollevato anche il 'Penelopegate'. Secondo la rivista, Thierry Solere, deputato e portavoce del candidato della destra repubblicana alle presidenziali francesi, è indagato dalla procura di Nanterre per aver evaso il fisco tra il 2010 e il 2013. 

 

 

Indagini anche su conflitto di interessi - Secondo la ricostruzione del Canard, l'inchiesta è partita dopo un controllo effettuato dal fisco nel luglio dell'anno scorso, secondo cui il deputato e la moglie non avevano versato parte delle imposte su un affitto nel periodo tra il 2010 e il 2013. Ma gli inquirenti hanno scoperto anche altro, arrivando a ipotizzare un conflitto di interesse di Solere, il quale pur essendo parlamentare della Repubblica percepiva 12 mila euro netti al mese da una società del gruppo Chimirec, specializzato nel trattamento di rifiuti. 

 

La Procura conferma l'indagine - La Procura di Nanterre, che ha confermato l'apertura del fascicolo, indaga anche per le attività della moglie di Solere, la quale ha percepito 4.400 euro mensili come assistente parlamentare del marito nel 2012 e inoltre possedeva una società, la Lerins communication, che ha ottenuto 200 mila euro di benefici non fiscali.

 

Solere ha già annunciato querela per diffamazione contro il settimanale, ha parlato di "caccia all'uomo a 70 giorni dalle elezioni" e ha bollato come "completamente false" le accuse e ha aggiunto di aver sempre pagato le tasse. 

 

Nuova tegola dopo il PenelopeGate - Le accuse al braccio destro di Fillon arrivano in un momento particolarmente complicato per il candidato della destra: dopo la bufera del caso 'Penelopegate' (le accuse alla moglie e ai figli di avere percepito lauti stipendi con danaro pubblico senza avere effettivamente svolto la funzione per cui venivano pagati), non si placano le voci che dal suo campo politico gli chiedono un passo indietro.

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