Scoperto disegno di Leonardo da Vinci fra le carte di un pensionato

Mondo
Attualmente esistono al mondo fra le 15 e le 20 opere autentiche di Leonardo da Vinci (Getty Images)
getty_images_leonardo_da_vinci_1024

Una casa d’aste francese ha autenticato un’opera del genio rinascimentale: apparteneva a un medico francese in pensione e vale 15 milioni di euro

Un disegno autografo di Leonardo da Vinci è stato autenticato e valutato 15 milioni di euro dalla casa d’arte francese Tajan. L’opera è stata consegnata da un pensionato francese, che l’ha ereditata dal padre e non immaginava fosse stata realizzata dall’artista.

Il disegno di Leonardo - Il disegno autenticato è una raffigurazione del martirio di San Sebastiano di 19x13 centimetri circa, probabilmente uno studio realizzato da Leonardo da Vinci in previsione di un dipinto. La casa d’aste Tajan di Parigi aveva subito intuito che potesse trattarsi di un originale di Leonardo, visto che ricordava da vicino altri studi dell’artista e che era sicuramente opera di un mancino. Per la conferma, però, è stato necessario ottenere il parere di due esperti: lo specialista in disegno antico Patrick de Bayser ha assicurato che il tratto è agile e rotondo, lo stesso ravvisabile nel dipinto incompiuto “L’Adorazione dei magi”. Anche Carmen C. Bambach del Moma di New York ha confermato l'incontestabile originalità dell’opera, che a quanto pare risalirebbe agli anni compresi fra il 1482 e il 1485, i primi del periodo milanese di Leonardo. La casa d’arte ha quindi attribuito al disegno un valore di 15 milioni di euro.

<blockquote class="twitter-tweet" data-lang="it"><p lang="fr" dir="ltr">Relayé par <a href="https://twitter.com/nytimesarts">@nytimesarts</a>, <a href="https://twitter.com/Tajan_Auction">@Tajan_Auction</a> vous annonce la découverte d’une oeuvre exceptionnelle de <a href="https://twitter.com/hashtag/leonardodavinci?src=hash">#leonardodavinci</a> <a href="https://t.co/1KKXdnyfx5">https://t.co/1KKXdnyfx5</a> <a href="https://t.co/CVv6uGt4tv">pic.twitter.com/CVv6uGt4tv</a></p>&mdash; TAJAN Auction House (@Tajan_Auction) <a href="https://twitter.com/Tajan_Auction/status/808267146539204608">12 dicembre 2016</a></blockquote>
<script async src="//platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script>

Tra le carte del padre - L’annuncio della valutazione è stato fatto solo lunedì, ma il disegno era stato portato insieme ad altri alla maison parigina a marzo, come afferma il direttore della sezione quadri antichi di Tajan, Thaddée Prate. L’opera era di proprietà di un medico in pensione del centro della Francia, che ha espressamente chiesto di rimanere anonimo. Secondo quanto confessato a Prate, il disegno di da Vinci era custodito insieme ad altri disegni del XVI e XVII secolo di scarso valore, in una collezione che il pensionato aveva ereditato dal padre. Il possessore del disegno non era conscio del valore del reperto, né aveva inizialmente intenzione di far valutare la collezione paterna: è stata la sua compagna a convincerlo di portare i disegni alla casa d’aste Tajan.

Le opere di Leonardo - Secondo l’analisi degli esperti, il disegno potrebbe appartenere a una serie di otto bozze che compongono il Codice Atlantico. Due di esse sono conservate nei musei di Baiona, in Spagna, e Amburgo, in Germania, ma secondo Patrick de Bayser presentano un tratto meno intenso e perfezionato di quello del disegno recentemente scoperto, oltre a non avere le stesse ombreggiature. La scoperta è significativa perché attualmente esistono fra le 15 e le 20 opere autenticate di Leonardo da Vinci e le ultime attribuite all'artista rinascimentale hanno vissuto diverse peripezie: nel 2009 il ritratto “La bella principessa”, che rappresenta Bianca Sforza, figlia illegittima di un duca milanese, fu valutato 150 milioni di dollari, ma non tutti gli esperti furono concordi nell’attribuirlo a Leonardo. Il dipinto ad olio “Salvator mundi”, invece, è stato autenticato definitivamente solo nel 2011, dopo essere passato nelle mani di un consorzio di commercianti statunitensi. Nel 2013, infine, il “Ritratto di Isabella d’Este” era stato autenticato da Carlo Pedretti, lo storico d’arte più autorevole al mondo riguardo l’opera di Leonardo, per poi sparire per due anni ed essere ritrovato nel caveau di una banca svizzera nel 2015.

Mondo: I più letti

[an error occurred while processing this directive]