Migranti, accordo Ue: fondi triplicati per Triton e Poseidon

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Il vertice europeo a Bruxelles vara il piano anti-scafisti. Renzi: "Per la prima volta l'Europa mette nero su bianco una strategia". Merkel: aiuto a Italia ma registri i rifugiati. Cameron: non offriremo asilo. A Mogherini mandato esplorativo su missione

L'operazione Triton incassa il triplo delle risorse. E' questa una delle principali conclusioni del Consiglio Ue straordinario convocato a Bruxelles per discutere sul tema immigrazione alla luce delle ultime tragedie del mare (SPECIALE MIGRANTI - INFOGRAFICA - VIDEO). "Per la prima volta l'Europa mette nero su bianco una strategia. Non solo solidarietà, non solo cordoglio" dice Matteo Renzi durante la conferenza stampa al termine del vertice, che inizia ricordando il cooperante italiano Giovanni Lo Porto, ucciso in un raid Usa ("i suoi parenti lo chiamavano Giancarlo e così farò io" dice il premier) VIDEO.


Più fondi e più mezzi - Preceduto da un incontro a quattro tra Matteo Renzi, Angela Merkel, David Cameron e Francois Hollande, il vertice dà l'ok alle misure d'emergenza contenute nel piano dell'esecutivo Ue. Dal triplicamento dei fondi di Triton e Poseidon, alla cooperazione internazionale con i paesi di partenza e transito fino al mandato esplorativo all'alto rappresentante Ue Federica Mogherini ad una missione europea per identificare catturare e distruggere i barconi prima che siano usati dai trafficanti, Matteo Renzi si dice più che soddisfatto dei risultati ottenuti. "Un grande risultato, i quattro punti sono gli stessi di cui ho parlato e questo è motivo di grande soddisfazione" afferma il presidente del Consiglio, e aggiunge: "Si combattono i trafficanti in accordo al diritto internazionale: la lotta ai nuovi schiavisti è una emergenza ed esigenza per tutti noi" VIDEO.
"Vogliamo agire in fretta - afferma la cancelliera tedesca Angela Merkel - e questo significa triplicare le risorse finanziarie". Lo stanziamento, come è stato spiegato, sarà per gli anni 2015 e 2016. E sono molti i Paesi che si sono già detti disponibili ad offrire i propri mezzi, tra questi Francia, Germania, Belgio, Croazia, Slovenia e Norvegia - VIDEO.


Merkel: aiuto a Italia ma registri rifugiati - E da Angela Merkel è arrivata anche un'importante apertura sul fronte migranti. "Siamo pronti a sostenere l'Italia - ha affermato la cancelliera - ma la registrazione dei rifugiati deve essere fatta in modo adeguato secondo le regole Ue". E ha poi sottolineato che "Svezia, Germania e Francia da sole accolgono il 75% dei rifugiati nell'Ue"

Cameron: nessun asilo - Resta il nodo della ridistribuzione dei rifugiati nei diversi paesi europei e non solo quelli di approdo. Il più duro è stato il premier britannico David Cameron, in piena campagna elettorale in patria. "E' giusto che la Gran Bretagna vada a salvare vite, ma la Gran Bretagna non offrira' asilo", ha detto, le persone che saranno recuperate "le porteremo in Italia o in altri paesi vicini".

Triton - La maggior parte dei Paesi Ue ha infine insistito per non cambiare il mandato di Triton, chiedendo che non si trasformi in un'operazione di "ricerca e salvataggio". La missione resta così di controllo delle frontiere, perché è forte il timore, da Nord a Sud, del 'pull factor', il fattore richiamo migranti. Ma, come sottolinea l'Alto rappresentante Federica Mogherini, "la legge del mare obbliga al salvataggio, quindi aumentare la portata della missione Triton, determina automaticamente un aumento dei salvataggi in mare".

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