A320, procura: il copilota ha voluto provocare lo schianto

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Andreas Lubitz, 27enne tedesco, si è chiuso in cabina e ha fatto precipitare il velivolo, nonostante i tentativi del comandante di sfondare la porta. Lufthansa: "Per noi un trauma, aveva superato tutti i test". Compagnie aeree cambiano le regole. LIVEBLOG

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"Il copilota voleva distruggere l'aereo". La terribile verità arriva nella conferenza stampa del procuratore di Marsiglia Bruce Robin, che indaga sull'incidente dell'Airbus A320 della Germanwings, schiantatosi martedì mattina sulle Alpi francesi, causando la morte di tutte le 150 persone a bordo (LE FOTO DEL RELITTO).

La ricostruzione della Procura - Con le prime informazioni a disposizione, il procuratore ricostruisce la dinamica dell'incidente: "Il copilota - dice - è rimasto in cabina da solo e ha azionato il comando di discesa" per poi rifiutarsi "di aprire la porta della cabina al comandante di bordo" che ha cercato anche di "sfondare la porta". In sintesi, per la procura non ci sono cause tecniche all'origine dell'incidente, ma solo un'azione volontaria del copilota.

Chi era il copilota - L'uomo che ha causato il disastro si chiamava Andreas Lubitz ed era originario di Montabaur (Renania-Palatinato). Aveva 27 anni e viveva a Düsseldorf. Il giovane, ha spiegato il procuratore, "non è segnalato come possibile terrorista" ed è dunque esclusa dagli inquirenti l'ipotesi di un attentato terroristico. Lubitz era considerato un pilota esperto ed affidabile (LA SCHEDA). L'amministratore delegato di Lufthansa ha detto in conferenza stampa che il copilota della Germanwings aveva superato brillantemente tutti i test medici e psicologici (VIDEO).

Le rivelazioni del New York Times - A rivelare per primo la drammatica dinamica del disastro aereo è stato il New York Times che ha rivelato la presenza di un solo pilota all'interno della cabina di pilotaggio, citando estratti delle registrazioni della scatola nera ritrovata, quella che memorizza i colloqui in cabina (FOTO).

Nel nastro che ha registrato gli ultimi 8 minuti fatali in cui l'aereo è sceso in quasi in picchiata da 38.000 a 6.000 piedi, racconta il Nyt,  si sente il pilota all'esterno bussare (prima) leggermente sulla porta senza ricevere alcuna risposta e poi con forza ma sempre senza ricevere una risposta, che non c'è mai stata. Ad un certo punto si sente il tentativo di abbattere la porta blindata, come su tutti i voli di linea da dopo l'11 settembre.

Diverse compagnie aeree cambiano procedure di sicurezza - "La cabina di pilotaggio dell'Airbus si può aprire dall'esterno - spiega un'assistente di volo Alitalia a Sky TG24 -   con una password che conosce tutto l'equipaggio. Il pilota però può dall'interno cancellare questa procedura". Ora, di fronte al disastro della Germanwings, sono diverse le compagnie, da Easy Jet ad Alitalia, che hanno deciso di modificare le proprie procedure di sicurezza e rendere obbligatoria la presenza di almeno due membri dell'equipaggio all'interno della cabina di pilotaggio. Questa regola, che prevede che nel caso un pilota debba uscire dalla cabina, venga sostituito da un assitente di volo, è già obbligatoria negli Usa.

Cerimonia di commemorazione - Mentre continuano le operazioni di recupero dei corpi, i familiari delle vittime del disastro aereo hanno partecipato ad una cerimonia per ricordare i loro cari che si è svolta oggi a Le Vernet, il punto più vicino al luogo dove martedì scorso l'Airbus320 si è schiantato contro il massiccio dell'Estrop (FOTO).

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