Se al posto della Luna ci fosse Saturno? L'esperimento video

Mondo

Gabriele De Palma

Sorge Saturno, al posto della Luna, nel video dell'Agenzia Spaziale russa - Credits: screenshot da Roscosmos
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Come cambierebbe il panorama celeste se al posto del nostro satellite ci fossero altri pianeti del sistema solare? E se al posto del Sole altre stelle? Lo ha reso l'Agenzia Spaziale russa in due video-ricostruzioni scientificamente attendibili

Svegliarsi la mattina e, guardando fuori dalla finestra, vedere il panorama illuminato dalla luce di Vega. Oppure coricarsi alla luce riflessa da Giove anziché dalla Luna. La fantasia di molti appassionati di fantascienza è stata tradotta in video dall'Agenzia Spaziale russa Roscosmos, che ha diffuso due filmati sul proprio canale YouTube: il primo immagina i pianeti del sistema solare in sostituzione della Luna; il secondo altre stelle della Via Lattea al posto del Sole.

Lune - Se Mercurio e Marte, dalle dimensioni relativamente ridotte seppure molto maggiori rispetto alla Luna, non stravolgono lo skyline notturno, quando il posto del satellite viene preso da Venere la differenza inizia a essere apprezzabile. Meglio ancora con Urano e Nettuno, azzurri e immensi. Giove – il più grande di tutti – occupa con le proprie strisce la maggior parte del cielo inquadrato dalle telecamere intorno alla sede di Roscosmos in Uzbekistan. Il più fenomenale è però Saturno: la fantasia di un’alba saturnina in video rende molto bene. Del tutto particolare, invece, vedere come starebbe una gemella della Terra a farci da satellite.



Soli - Due soli ben visibili, e uno appena percettibile in lontananza. Così sarebbe l'alba con Alfa Centauri – sistema stellare 'triplo' costituito da una Nana Gialla, una Nana Arancione e una Nana Rossa – come stella intorno a cui ruotare. Un 'alba comunque dai toni caldi, ben diversa non solo da quella accecante (37 volte più luminosa del Sole) di Vega, ma anche di Sirio, entrambe dai toni bianco-azzurri. Le dimensioni iniziano a contare veramente quando ad accendere la Terra è Arturo, dal diametro quasi trenta volta maggiore del Sole. E la chiusura della fantasiosa, ma scientificamente attendibile, visualizzazione dell’Agenzia Spaziale russa è con l'impressionante Polaris, la stella polare che indica la rotta di notte e che, se fosse vicina a noi quanto il sole, occuperebbe completamente la nostra visuale. Quarantacinque volte le dimensioni solari, tanto che nel video se ne vede appena una parte. 



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