Gaza, raid su una scuola e un mercato. Condanna di Onu e Usa

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Sale il bilancio dei morti nella Striscia: oltre 1.350. Colpiti un edificio dell'Unrwa a Jabaliya e un mercato a Sajaya. Israele aveva dato il via libera a una tregua di 4 ore, ma Hamas aveva ricominciato il lancio di razzi sullo Stato ebraico

Sale il bilancio delle vittime nella Striscia di Gaza (FOTO - VIDEO). Nel 23esimo giorno di conflitto i raid hanno colpito anche una scuola dell'Onu a Jabaliya e un mercato a Sajaya, scatenando la ferma condanna di Onu e Usa. A nulla è servita la tregua umanitaria accettata da Israele, ma non rispettata da Hamas. Il cessate il fuoco, dalle 14 alle 18 italiane, era limitato solo ad alcune zone dell'enclave, dove non erano in corso operazioni via terra dell'esercito dello Stato ebraico. Pochi minuti dopo l'entrata in vigore, però, da Gaza sono partiti razzi verso Ashkelon, Ashdod e la costa. Il movimento islamista ha bollato come "propaganda" l'annuncio di Israele della tregua.

Colpito mercato a Sajaya - Secondo l'agenzia palestinese Maan, i colpi dell'artiglieria israeliana durante la tregua avrebbero centrato il mercato di Sajaya. I morti sarebbero circa 17, 160 i feriti.

Bombardata scuola Onu, almeno 20 morti - Ore prima, invece, colpi di carro armato hanno colpito in pieno le stanze di due classi della scuola dell'Unrwa, l'agenzia Onu per i rifugiati palestinesi, nel campo profughi di Jabaliya. Le vittime sarebbero almeno 23 (compresi bambini e donne), decine i feriti. A quanto si apprende, numerosi civili palestinesi si erano rifugiati nell'edificio Onu dopo essere stati avvertiti da Israele che il quartiere dove risiedevano sarebbe stato bombardato. Un attacco definito dal segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki moon "ingiustificabile": "Nulla è più vergognoso che attaccare dei bambini mentre dormono", ha tuonato, sottolineando che tutte le prove indicano la responsabilità israeliana e che "deve essere fatta giustizia". Anche gli Stati Uniti hanno parlato di "civili innocenti" uccisi ed hanno condannato l'attacco.

Unrwa, razzi in una nostra scuola - Sempre dall'ente Onu arriva la denuncia: in una delle proprie scuole nella Striscia di Gaza è stato localizzato un deposito clandestino di razzi, e ha puntato il dito contro i responsabili, pur senza accusare esplicitamente alcuna fazione in particolare.

Peres, Israele ha esaurito opzione militare - La fine del conflitto, intanto, non sembra vicina. Il gabinetto di sicurezza di Benyamin Netanyahu - durato 5 ore - ha ordinato all'esercito di continuare gli assalti ad Hamas e di proseguire nell'eliminazione dei tunnel che Israele ritiene letali per i suoi civili. A questo proposito il comandante israeliano della zona sud, Sami Turgeman, non è stato ottimista per quanto riguarda i tempi: "Ci vorranno - ha spiegato - giorni per distruggere tutti quelli che conosciamo". Diversa la posizione dell'ex presidente di Israele Shimon Peres per il quale, invece, "Israele ha esaurito l'opzione militare": la soluzione alla crisi di Gaza, è stato il suo appello, deve essere diplomatica, con la Striscia da porre sotto il controllo del leader palestinese Abu Mazen.

Sale il numero delle vittime - Mercoledì i morti sotto le bombe a Gaza, secondo fonti locali, sono stati circa 108, per un totale complessivo, dall'inizio delle ostilità lo scorso 8 luglio, di oltre 1.359 vittime e circa 7.600 feriti. Gli sfollati sarebbero oltre 200mila. I soldati israeliani uccisi sono saliti a 56 con i tre morti nel sud della Striscia per un tunnel e una casa che sono saltati in aria (che si aggiungono ai tre civili deceduti). Negli ospedali israeliani - mentre continuano a piovere razzi, soprattutto nel sud di Israele (2.670 dall'inizio e 280 lanciati da Hamas nel suo stesso territorio) - sono circa 117 i feriti. Qui sotto l'aggiornamento delle vittime del conflitto nel report quotidiano stilato dal Coordinamento affari umanitari (Ocha) dell'Onu.
La testimonianza del medico: 90% feriti a Gaza sono civili - "Rispetto ai conflitti a Gaza del 2009 e del 2012 la mia impressione è che il numero di vittime civili sia molto più elevato. Il 90% dei feriti che vengono in ospedale sono civili. Io ho visto solo 2 guerriglieri" in circa venti giorni di conflitto. E' la testimonianza di Mads Gilbert, medico norvegese dell'università di Tromso, e veterano delle guerre israelo-palestinesi.

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