Turchia, funerali di massa per le vittime della miniera

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Soma celebra i funerali delle vittime del peggior incidente minerario nella storia della Turchia moderna

Il Paese piange gli operai del rogo a Soma. I morti accertati sono 283, ma rimangono poche speranze di trovare altri sopravvissuti. L'opposizione accusa il governo. Lacrimogeni contro alcuni dimostranti a Smirne. Proclamati tre giorni di lutto

La Turchia piange le centinaia di minatori morti nell'inferno di Soma con uno sciopero nazionale di 24 ore. Giovedì 15 maggio, nel giorno dei primi funerali delle vittime, sepolte in fosse comuni, le grandi città del Paese hanno reso omaggio ai caduti della tragedia.
A tre giorni dall'incendio che ha fatto saltare la luce elettrica, chiuso gli impianti di ventilazione e bloccato gli ascensori della miniera, intrappolando centinaia di operai a mille metri di profondità, i soccorritori stanno ancora cercando di raggiungere i corridoi della miniera di carbone. I morti accertati finora sono 283, ma rimangono davvero poche speranze di trovare superstiti fra il centinaio di minatori che mancano all'appello (le foto dei soccorsi).
Si tratta del peggiore disastro industriale nella storia della Turchia moderna, rileva la stampa di Ankara.  Fino ad oggi il peggiore disastro in Turchia era stato quello della miniera di carbone di Zonguldak, nella regione del Mar Nero, dove nel 1992 una esplosione aveva fatto 263 morti.

Manifestazioni in tutto il Paese - Dopo le contestazioni di ieri al premier Recep Tayyip Erdogan, oggi la polizia turca è intervenuta con la forza a Smirne per disperdere circa 20mila manifestanti che denunciavano le responsabilità del governo. Altre manifestazioni sono previste in altre città turche, in particolare ad Ankara e Istanbul. E ha suscitato polemiche sui social network una fotografia che mostra un consigliere del premier mentre prende a calci un manifestante a terra a Soma. Nella foto il consigliere del premier Yusuf Yerkel, in un elegante gessato, camicia bianca, e cravatta grigia, si prepara a dare un calcio a un uomo tenuto a terra da due militari.

I sindacati denunciano: "Un massacro della privatizzazione" - La collera per quanto successo a Soma, in una miniera privatizzata di cui sindacati e opposizione denunciano le carenze sul fronte della sicurezza, è esplosa in molte città del paese. "A Soma non è stato un incidente, ma un massacro della privatizzazione", ha denunciato il segretario del Partito dei Lavoratori Hasan Basri Ozbey. L'opposizione aveva chiesto una commissione d'inchiesta sui troppi incidenti registrati a Soma. La proposta era stata bocciata il mese scorso dal partito islamico Akp di Erdogan, che ha la maggioranza assoluta in parlamento.

Le gallerie bruciano ancora - Le autorità avevano condotto quattro ispezioni nella miniera negli ultimi due anni, elogiando i dispositivi di sicurezza. Ma nell'inferno scatenato nella miniera dall'esplosione di un trasformatore ieri i sistemi di sicurezza sembrano non avere funzionato o avere funzionato male. Un black out elettrico ha bloccato gli ascensori. L'incendio non ha potuto essere spento, la ventilazione non ha funzionato. Le gallerie bruciano ancora, producendo monossido di carbonio, il veleno che ha ucciso la maggior parte dei minatori intrappolati.

Le testimonianze dei soccorritori - Sui giornali vengono pubblicate le storie degli uomini intrappolati nell'infermo della miniera di Soma. Un minatore, ucciso dal monossido, è stato trovato con in mano un biglietto di addio al figlio, scritto nel buio poco prima di morire: "Per favore, dammi la tua benedizione, figlio!". Hurriyet racconta come 14 minatori bloccati a un km dall' uscita si siano rifugiati nella sola "camera sicura" della miniera, che conteneva qualche bombola di ossigeno, di cui hanno respirato a turno qualche sorso nella disperata speranza di essere raggiunti dai soccorritori prima che fosse troppo tardi. Ma i soccorsi non sono arrivati in tempo. Li hanno trovati accasciati, stretti gli uni agli altri.

In Turchia record di morti bianche
- I sindacati puntano il dito contro le privatizzazioni 'selvagge' attuate dal governo islamico, a beneficio, dicono, di imprenditori amici. Il proprietario della miniera di Soma, ricorda oggi Hurriyet, si è vantato nel 2012 di avere ridotto da 130 a 24 dollari il costo di una tonnellata di carbone dopo la privatizzazione. Questo, fra l'altro, fabbricando in casa appunto i trasformatori, tagliando in ogni modo il costo del lavoro. Forse la sicurezza. Oggi la Turchia di Erdogan è il paese dell'area europea con il tasso più alto di incidenti industriali. Il premier turco ha cercato di calmare gli animi promettendo una inchiesta "fino in fondo" su quanto accaduto a Soma. Ma ha anche buttato benzina sul fuoco affermano che i disastri nelle miniere sono "usuali", citando stragi in miniere in Europa, Cina e Usa, ma nel XIX e nel XX secolo. Intanto, rileva Hurriyet, nessun ministro per ora si è dimesso dopo una strage che rimarrà nella storia del paese.

Galatasaray-Atletico per i minatori morti - Il Galatasaray di Roberto Mancini incontrerà in una amichevole l'Atletico di Madrid ad agosto in una partita in memoria delle centinaia di minatori uccisi nella miniera di Soma, ha annunciato il club turco. L'incasso della partita, riferisce Zaman online, sarà destinato alle famiglie delle vittime.

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