Ucraina, il governo: "Operazione antiterrorismo a Sloviansk"

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L'annuncio dato dal ministro dell'Interno Arsen Avakov dopo l'occupazione dei filorussi di alcuni presidi a Donetsk. Poi aggiunge: "Morti e feriti". Alcuni testimoni: "Spari in centro". Il presidente Ucraino: "La Russia è in guerra contro di noi"

Resta alta la tensione in Ucraina. Una "operazione antiterrorismo è iniziata a Sloviansk" città dell'est del Paese, dove sabato 12 aprile uomini armati filo-russi hanno preso edifici dei servizi di polizia e di sicurezza. Ad annunciarlo è stato il ministro degli Interni ucraino Arsen Avakov sulla sua pagina Facebook sottolineando: "Che Dio sia con noi", mentre il presidente a interim dell'Ucraina denuncia che "la Russia conduce una guerra contro l'Ucraina".
"L'operazione" ha provocato "morti e feriti da entrambe le parti", ha poi aggiunto sempre su Facebook il ministro.



L'annuncio di Avakov - Avakov non ha fornito ulteriori dettagli mentre alcuni testimoni riferiscono di sparatorie nella città, ma senza trovare al momento conferme.
Sabato sera il ministro aveva denunciato una "aggressione" russa, dopo la serie di attacchi ad edifici delle forze di sicurezza a Donetsk e nella città russofona dell'Ucraina orientale, al confine con la Russia.
Sempre sabato il Consiglio di Sicurezza ucraino si era riunito per più di tre ore, in seguito agli attacchi nell'est, ma nessuna decisione è stata ufficialmente annunciata al termine dell'incontro.

Il presidente Turcinov: "La Russia è in guerra contro di noi" - Nel pomeriggio di domenica un'altra conferma dell'avvio di una vasta operazione delle forze armate è arrivata dal presidente ucraino ad interim Oleksandr Turcinov che ha annunciato in tv che "il consiglio nazionale per la sicurezza e la difesa ha preso la decisione di lanciare una operazione antiterrorismo su larga scala con l'uso delle forze armate" nell'Ucraina orientale. Turcinov ha poi aggiunto che la Russia "conduce una guerra contro l'Ucraina".

Il servizio di Sky TG24




Gli scontri di sabato -
L'annuncio del ministro ucraino segue di poche ore l'attacco dei filorussi nelle regioni del Sud-est dell'Ucraina, che hanno occupato le sedi delle forze di sicurezza e fatto schizzare di nuovo alle stelle la tensione nel Paese. A Sloviansk, la città di circa 120.000 abitanti a 60 chilometri da Donetsk, insorti armati di kalashnikov e col volto coperto da passamontagna si sono impossessati del comando locale di polizia e della sede dei servizi segreti (Sbu), mentre a Kramatorsk e a Krasni Limanci sono stati degli scontri a fuoco tra filorussi e polizia.

Rasmussen: "Gravi sviluppi" - Grande preoccupazione per la tensione crescente è stata espressa dal segretario della Nato Rasmussen: "Vediamo  una campagna di violenza concertata dai separatisti pro-Russia, che puntano a destabilizzare l'Ucraina come stato sovrano. La ricomparsa di uomini con armi speciali russe e uniformi anonime, come quelle indossate dalle truppe russe durante la presa illegale e illegittima della Crimea, è un grave sviluppo".

Mosca avverte Kiev - Da parte sua invece Mosca ha ammonito che l'uso della forza da parte di Kiev nel sud-est dell'Ucraina rischia di far saltare gli sforzi per una soluzione diplomatica della crisi, compresa la riunione prevista il 17 aprile a Ginevra tra Usa-Russia-Ue-Ucraina

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