Ucraina, la giornalista aggredita a Natale: elezioni subito

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"Sono certa che mi abbiano punita perché avevo pubblicato le immagini della residenza segreta di Ianukovich" dice Tatiana Chornovil, assalita nella notte tra il 24 e il 25 dicembre. A Kiev il Parlamento discute dell'amnistia per i manifestanti

Il suo volto gonfio e tumefatto dopo l'aggressione nella notte tra il 24 e il 25 dicembre è diventato un simbolo della protesta 'europeista' che da più di un mese infiamma l'Ucraina. Oggi, 29 gennaio, la giornalista e attivista Tatiana Chornovil è tornata tra i manifestanti di Kiev, e parla ai microfoni di Sky TG24. “Sono certa che mi abbiano punita perché avevo pubblicato le immagini della residenza segreta di Ianukovich – dice - un palazzo degno di un re, con marmi e piscine”. Per la donna, ora “non c’è da fidarsi di Ianukovich" e l’unica via è chiedere “nuove elezioni presidenziali”.

Oggi 28 gennaio a Kiev è iniziata la seconda giornata della seduta straordinaria del Parlamento ucraino per risolvere la grave crisi politica che sta scuotendo il Paese. L'approvazione di una legge di amnistia per i partecipanti alle manifestazioni antigovernative è al centro del dibattito. Il partito delle Regioni del presidente Viktor Ianukovich punta a concedere l'amnistia in cambio della liberazione degli edifici pubblici occupati dai manifestanti. L'opposizione è invece per la liberazione immediata dei dimostranti arrestati.



Ieri il Parlamento ha abrogato le contestatissime leggi anti-protesta, che hanno fortemente contribuito a provocare gli scontri delle ultime settimane, e il premier Mikola Azarov si è dimesso insieme a tutto il governo per facilitare il raggiungimento di "una soluzione pacifica al conflitto".

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