Venice Beach, il marito: voglio tornare in Italia con Alice

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"Il nostro amore rimarrà un sogno dal quale non ci sveglieremo mai" dice Christian Casadei. La salma della moglie, investita mentre si trovava in viaggio di nozze a Los Angeles, rientrerà il 7 agosto

"Del nostro amore non si può dire altro che rimarrà un sogno dal quale non ci sveglieremo mai". Così Christian Casadei, marito di Alice Gruppioni, ricorda la giovane moglie uccisa da un'auto a Venice Beach mentre si trovava con lui in viaggio di nozze. "Voglio tornare in Italia con lei", dice in un'intervista riportata dai media americani.

Mercoledì 7 la salma in Italia
- Casadei rientrerà in Italia nella serata di mercoledì 7 insieme al feretro, il padre, la zia della moglie e la sorella, Naike Gruppioni. La camera ardente si terrà il giorno dopo nella sede dell'azienda di famiglia, la Sira Group (la prima al mondo a produrre radiatori bimetallici) di via Bellini a Rastignano, Bologna, di cui Alice era dirigente.

Il pirata della strada aveva passato da alcolista - Sul fronte delle indagini, gli investigatori hanno dichiarato ai media statunitensi che Nathan Campbell, l'uomo accusato di omicidio per la morte di Alice Gruppioni, era in città da meno di un mese e aveva un passato turbolento. Secondo le autorità Campbell, 38 anni, ha alle spalle una storia da alcolista e consumatore  di droga, e negli ultimi anni è stato arrestato per diversi reati tra cui furto, violazione di domicilio e guida spericolata.
Campbell ha vissuto in Georgia, Florida e più recentemente in Colorado, prima di trasferirsi a Los Angeles con la sua auto Dodge Avenger del 2008, appena acquistata da una concessionaria di Littleton, in Colorado. L'uomo aveva già vissuto a Hollywood quasi venti anni fa, dove per circa due mesi era stato ospite della Covenant House, che offre alloggi ai giovani senzatetto.

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