Boston, trovato l'innesco delle bombe

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Obama: "E' stato un atto di terrorismo". Due gli ordigni, contenuti in pentole a pressione e riempiti di chiodi e cuscinetti a sfera. Identificate la seconda e la terza vittima: si tratta di una ragazza americana di 29 anni e di una studentessa cinese

Dopo la cautela delle prime ore, anche Barack Obama ha affermato che "le bombe di Boston sono un atto di terrorismo". Un atto "atroce e codardo", ha scandito in diretta tv, rivolgendosi a un'America sconvolta. "Gli americani non si faranno terrorizzare" ha ammonito, ma ha ammesso quanto ancora si sappia poco: la matrice della strage resta incerta e si lavora incessantemente per avere le tante risposte che mancano.
A più di 24 ore dalle esplosioni che hanno insanguinato la più antica maratona dell'era moderna (FOTO e VIDEO) - causando 176 feriti e almeno tre morti tra cui Martin, un bimbo di 8 anni, Krysle Campbell, 29 anni, diplomata alla Medford High School nel 2001 e una studentessa cinese il cui nome non è stato rivelato - è la stessa Fbi a sottolineare come sia ancora troppo presto per tirare delle conclusioni (QUI LA MAPPA DELLE ESPLOSIONI). Così le indagini vanno avanti a tutto campo. Si seguono tutte le piste: da quella interna (il luogo in cui è stato trovato il telecomando che ha azionato gli ordigni fa pensare al collocamento della bomba vicino al posto dove era seduto il governatore del Massachusetts, il democratico afroamericano Deval Patrick), a quella legata al terrorismo internazionale (con alcuni siti come l'israeliano Debka che evocano un ipotetico coinvolgimento di una cellula saudita di al Qaida, peraltro seccamente smentito dalle autorità). Non si esclude nemmeno l'azione di un 'lupo solitario', di un folle alla Breivik. Prima della breve dichiarazione di Obama, in una conferenza stampa l'Fbi ha assicurato che "non ci sono state altre bombe oltre alle due esplose". (IL VIDEO)



Ordigni artigianali realizzati con pentole a pressione - Le uniche certezze che sembrano emergere sono dunque il numero delle bombe - solo due quelle esplose, a distanza di 12 secondi, senza altre inesplose come si era creduto in un primo momento - e il tipo di ordigni utilizzati: artigianali, realizzati con pentole a pressione (come nel fallito attentato di Times Square del 2010) e confusi con la spazzatura dentro zainetti o borsoni. Il loro effetto - come hanno raccontato i medici che hanno in cura i tantissimi feriti - è stato devastante. Almeno dieci le amputazioni alle gambe. Nei corpi delle tantissime persone colpite, almeno 17 in gravi condizioni, sono stati estratti decine di chiodi e schegge di metallo. In molti sono stati salvati dal pronto intervento dei soccorsi, ma anche da normali cittadini che - ha sottolineato il sindaco di Boston, Thomas Menino - si sono trasformati in 'veri e propri eroi".


L'appello delle autorità: se avete qualche sospetto, parlate - L'appello che i federali lanciano a tutte le persone che si trovavano in prossimità delle esplosioni è di fornire alle autorità locali tutte le informazioni che possono essere utili: "Visionate tutti i vostri filmati, anche quelli fatti con l'iPhone, per scovare dettagli che possono aiutare gli investigatori". Un appello che anche Obama ripete nella breve dichiarazione alla Casa Bianca, la seconda in poche ore: "Se avete qualche sospetto, parlatene". Intanto gli investigatori passano al setaccio i video delle telecamere di sorveglianza della zona, nella speranza di trovare anche un solo dettaglio che possa imprimere una svolta alla caccia agli attentatori.

Ancora due giorni per mettere l’area in sicurezza - Intanto, il capo della polizia Ed Davis in conferenza stampa ha detto che si sta ancora lavorando per mettere in sicurezza l'area dell'attentato alla maratona di Boston e l'operazione richiederà ancora "almeno due giorni". La scena del crimine, ha spiegato Davis, "è molto complessa e stiamo agendo sotto il controllo dell'Fbi e dell'antiterrorismo. C'è una zona che è controllata solamente dall'Fbi. L'area transennata è stata ridotta da 15 a 12 isolati e cercheremo di riaprire il maggior numero di strade possibile e far tornare a casa le persone evacuate".

Il video


Rafforzate misure di sicurezza anche in Italia - Innalzare le misure di sicurezza su tutti gli "obiettivi sensibili". E' la raccomandazione contenuta in una circolare del dipartimento di pubblica sicurezza indirizzata a prefetti e questori di tutta Italia a poche ore dal tragico attentato di Boston. L'invito è a rafforzare in particolare la vigilanza, oltre che sugli obiettivi istituzionali, su quelli statunitensi. Massima attenzione anche per i luoghi con grandi concentrazioni di folla, i cosiddetti "soft target", e naturalmente per stazioni, porti ed aeroporti.

Fonti governative smentiscono sito israeliano
- Non ci sono indicazioni di un collegamento tra l'attentato di Boston e al Qaida hanno detto fonti governative americane alla Cnn, smentendo così le indiscrezioni del sito israeliano Debka File secondo cui gli inquirenti sarebbero sulle tracce "di tre sauditi, molto robabilmente legati ad al Qaeda".

Napolitano: "Attentato è un potente monito anche per l'Italia" - Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha intanto scritto un messaggio a Barack Obama in cui sottolinea: "Per l'Italia, che vive una complessa transizione istituzionale, l'attacco terroristico di ieri è un potente monito sulle incertezze e le insicurezze di un mondo complesso e interdipendente. Nessun Paese può isolarsi e l'Italia è parte di uno stesso quadro europeo, atlantico e internazionale. Siamo quindi chiamati a rispondere in modo coerente alle diverse istanze e sfide del mondo esterno se vogliamo assicurare il benessere del nostro popolo".

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