Bulgaria accusa: Hezbollah dietro la strage del luglio 2012

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Uno degli autobus danneggiati dall'esplosione nel luglio 2012

Concluse le indagini sull'attentato in cui morirono cinque cittadini israeliani. Secondo il governo di Sofia due dei tre autori, uno con passaporto canadese e l'altro australiano, erano legati alla milizia sciita libanese

C'è Hezbollah dietro la strage del luglio 2012 a Burgas, in Bulgaria, in cui morirono cinque turisti israeliani: a denunciarlo è il governo di Sofia che ha spiegato come almeno due dei tre autori dell'attentato, uno con passaporto canadese e l'altro australiano, fossero legati alla milizia sciita libanese.

La denuncia del governo bulgaro -
"Abbiamo informazioni che due degli attentatori, tra cui quello che si è fatto saltare in aria, avevano ricevuto finanziamenti ed erano membri dell'ala militare di Hezbollah", ha dichiarato il ministro dell'Interno bulgaro, Tsvetan Tsvetanov, dopo che il Consiglio nazionale per la sicurezza ha reso noti i risultati delle indagini. I due avevano vissuto in Libano dal 2006 al 2010.

L'attentato -
Nell'attentato del 18 luglio 2012 al pullman che trasportava i turisti all'aeroporto di Burgas (mappa), il più sanguinoso contro israeliani all'estero dal 2004, morirono anche il kamikaze e l'autista bulgaro del pullman e rimasero ferite una trentina di persone. Israele aveva subito accusato l'Iran e i suoi alleati di Hezbollah ma finora gli inquirenti bulgari non si erano sbilanciati sulla matrice dell'attentato. Ora questo collegamento potrebbe indurre l'Ue a seguire l'esempio degli Stati Uniti e a inserire Hezbollah, che fa parte del governo libanese, nella lista nera delle organizzazioni terroristiche.

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